Secondo alcune recenti indagini, su Telegram e su altri social sono disponibili immagini ottenute con sistemi di sorveglianza a buon mercato e vendute poi su canali dedicati alle spy-cam.
L’allerta è stata lanciata dopo che migliaia di appartamenti sono stati violati sfruttando impianti antifurto fai da te economici oppure installati in modo artigianale, che non solo non hanno garantito un’adeguata protezione, ma addirittura hanno facilitato le azioni dei malviventi.
Attraverso le videocamere a buon mercato disseminate per la casa, sono stati realizzati video e immagini diffuse online e quindi disponibili per migliaia di utenti.
L’accesso abusivo a questi sistemi digitalizzati consentiva agli hacker di entrare in sistemi che avrebbero dovuto essere di sorveglianza.
Come fanno gli hacker ad acquisire le immagini delle telecamere?
Una moltitudine di impianti antifurto si è rivelata facilmente accessibile per gli hacker poiché non protetta da password sicure né da alcun filtro di sicurezza, non aggiornata e assemblata in maniera scorretta.
Anche le telecamere usate come baby monitor per sorvegliare i bambini si sono dimostrate mezzi ideali per l’hackeraggio, sfruttati da esperti malviventi intenzionati a delinquere.
Utilizzando videocamere di scarsa qualità, il flusso di immagini può essere visionato da chiunque lo desideri poiché questi sistemi non offrono garanzie di sicurezza e possono essere facilmente violati.
Molto spesso la responsabilità di simili situazioni è collegabile ai mancati aggiornamenti delle password, che dovrebbero essere periodicamente sostituite su tutti i terminali elettronici utilizzati.
Infatti, per interfacciarsi al web in maniera proficua ed evitare qualsiasi rischio, ogni utente dovrebbe personalizzare al massimo la propria gestione digitale, dato che gli hacker ormai hanno sviluppato competenze estremamente perfezionate che consentono di aggirare i livelli più bassi di protezione.
È un dato di fatto che la vulnerabilità del web può far perdere il controllo anche a persone abbastanza esperte, in quanto i dati dei dispositivi wireless spesso non sono sufficientemente criptati.
I problemi non si limitano soltanto al software, ma anche all’hardware, che dovrebbe costituire un sistema praticamente inaccessibile.
In alcuni modulicollegati agli apparati di sorveglianza, gli hacker sono in grado di evitare le protezioni del sistema operativo dei device bypassando i controlli e penetrando direttamente nei programmi.
Come proteggere le tue telecamere di videosorveglianza
Attualmente le videocamere di videosorveglianza sono parte integrante degli impianti antifurto e pertanto sono distribuite in tutti gli ambienti della casa.
La maggior parte delle persone non sa che questi occhi digitali possono essere presi di mira dagli esperti in hackeraggio; infatti, un attacco di questo tipo viene considerata un’operazione estremamente banale per i pirati informatici, che attraverso le videocamere possono vedere cosa succede all’interno di un’abitazione.
Esistono alcuni presupposti per minimizzare il rischio di attacchi da parte degli hacker, che sono:
- modificare periodicamente le password che consentono l’accesso ai programmi di videosorveglianza;
- assicurarsi che il software di sicurezza sia sempre aggiornato;
- servirsi di sistemi di sicurezza qualitativamente ottimali che proteggano efficacemente i sistemi;
- per gli impianti antifurto wireless, è necessario utilizzare una connessione wi-fi sicura accertandosi che la rete sia protetta da una password complessa;
- aggiornare regolarmente i firmware;
- usare la crittografia sui filmati privati;
- modificare periodicamente le impostazioni del router per isolare funzionalmente la rete interna;
- perfezionare la gestione delle videocamere mediante l’applicazione di sistemi digitali supplementari dopo aver disabilitato i protocolli presenti al momento dell’acquisto;
- installare sistemi di videosorveglianza professionali, il cui montaggio sia affidato a professionisti competenti ed esperti.
È proprio da quest’ultimo aspetto che dipende la sicurezza dei sistemi di videosorveglianza domestici, che sono piuttosto vulnerabili anche per la potenziale sovrapposizione di lunghezze d’onda simili, gestite in maniera sconveniente.
Videosorveglianza fai da te: come mette a rischio la tua privacy
I sistemi di videosorveglianza fai da te rappresentano la scelta ideale per chi vuole risparmiare senza preoccuparsi eccessivamente della qualità dell’impianto e dei potenziali rischi ad esso collegati.
Chi si orienta in questo senso non tiene conto che il risparmio iniziale espone l’intero sistema protettivo dell’abitazione a notevoli rischi, non soltanto per la scarsa qualità dei materiali ma anche per metodi di installazione inefficaci.
La validità di un impianto antifurto dipende soprattutto dalla sua predisposizione, che deve essere realizzata da tecnici qualificati e specializzati in questo settore.
I sistemi di videosorveglianza sono infatti un importante strumento per offrire ottime garanzie di sicurezza, ma possono trasformarsi in dispositivi tramite cui i malintenzionati sono in grado di violare la privacy.
Gli hacker, che possiedono notevoli competenze informatiche, riescono facilmente ad entrare nei programmi di registrazione e archiviazione di immagini dei kit di videosorveglianza fai da te, almeno secondo quanto riferisce la Polizia Postale di alcune metropoli (Milano, Roma, Torino e Genova).
L’obiettivo di simili gruppi criminali è quello di acquisire filmati e immagini che forniscono informazioni utili per eventuali furti o aggressioni.
A differenza dei sistemi fai da te, i moderni impianti professionali di sicurezza domestica sono meno esposti ad attacchi di hackeraggio, a patto che l’installazione e la configurazione delle videocamere siano effettuate da personale esperto.
Nei sistemi fai da te spesso le password sono preimpostate e hanno requisiti banali e facilmente identificabili, mentre sarebbe indispensabile utilizzare chiavi di accesso complesse e di tipo alfanumerico.
Secondo le forze dell’ordine e i principali istituti di sorveglianza, per eliminare a monte il problema dell’hackeraggio dei sistemi di videosorveglianza, bisognerebbe orientarsi verso antifurti casa appartenenti a una fascia di prezzo medio/alta e dotati di numerosi filtri di protezione.
Sicuritalia a tutela della privacy dei suoi clienti
Sicuritalia è azienda leader nel settore della sicurezza pubblica e privata, che lavorando in stretto contatto con gli organi competenti, offre una vasta gamma di soluzioni e di servizi integrati per la protezione di abitazioni, uffici, strutture pubbliche, industrie e imprese.
Con sedi distribuite in tutta Italia e con una diffusione capillare sull’intero territorio nazionale, Sicuritalia può contare su personale altamente qualificato, operante in 66 sedi localizzate nei principali centri metropolitani.
L’azienda può essere considerata un global security service, grazie all’ampia gamma di prodotti/servizi che rispondono in maniera integrata alle esigenze individuali dei committenti.
In particolare, uno dei principali obiettivi che Sicuritalia si pone è quello di rispettare la privacy della sua clientela, pur assicurando le massime garanzie di protezione.
Un programma del genere dipende innanzitutto dall’impiego di apparecchiature di ultima generazione, inaccessibili agli attacchi degli hacker e fornite di eccellenti standard di sicurezza.
La loro gestione dipende dall’installazione a regola d’arte che elimina qualsiasi rischio di hackeraggio, spesso collegato a malintenzionati.
È piuttosto frequente, infatti, che malviventi di ogni genere sfruttino le competenze dei pirati informatici per acquisire informazioni sulle potenziali vittime delle loro azioni criminose.
Proprio per evitare pericoli di questo genere, Sicuritalia si è specializzata nel montaggio di apparecchiature di ultima generazione, essendo dotate di elementi di antimanomissione, come la tecnologia anti-jammer o la presenza del tamper nel sistema dell’antifurto, anche conosciuto come linea antisabotaggio.
In questo modo qualsiasi contesto abitativo, sia privato che pubblico, è tutelato in maniera completa ed efficace grazie anche al collegamento h24 e 365 giorni all’anno con una centrale operativa, che interviene prontamente in caso di segnalazione.
Sicuritalia si propone come unico interlocutore in grado di assicurare la fornitura di prodotti tecnologicamente perfezionati, rispettosi delle norme vigenti ed estremamente intuitivi dal punto di vista gestionale.