Le telecamere finte da esterno sono dispositivi che non svolgono nessuna funzione reale di sorveglianza, ma possono unicamente avere un effetto dissuasore per i ladri.
I ladri, infatti, generalmente si scoraggiano di fronte a una proprietà fornita di tali apparecchi, dato che non riescono a capire se si tratta di videocamere funzionanti oppure no.
Esistono tuttavia precise limitazione al loro impiego, definite dal Garante della Privacy che, tramite un provvedimento legale (anno 2010), ha voluto regolamentare l’utilizzo di simili apparecchiature.
L’obiettivo da raggiungere è quello di garantire un giusto equilibrio tra sicurezza e privacy, affinché l’uso di strutture false possa garantire efficaci finalità deterrenti, ma senza ledere i diritti dei cittadini, soprattutto in aree private.
I tradizionali sistemi antifurto sono consentiti soltanto se permettono di migliorare la sicurezza di una zona potenzialmente a rischio, per garantire agli abitanti il diritto di difendersi da incursioni lesive.
Bisogna quindi tenere presente che un impianto fittizio di questo genere, che non ha la capacità di registrare immagini né filmati, non garantisce un effettivo potenziamento della sicurezza personale.
Essendo finte e dunque non funzionanti, simili videocamere svolgono un compito utile soltanto come impatto, per disincentivare il malvivente a portare a termine il suo gesto.
Ma, nel momento in cui lo scassinatore ignora la presenza di questi dispositivi e prosegue nelle sue intenzioni, al derubato non è possibile ricevere nessuna assistenza utile.
Inoltre, rappresentando un ipotetico vincolo fuorviante per i cittadini, le videocamere finte devono essere segnalate con apposita cartellonistica.
Pertanto, questi apparecchi non sempre rappresentano la scelta migliore per proteggere una proprietà.
Il motivo principale per cui vengono montati (in sostituzione di un vero impianto di sorveglianza) è senza dubbio il loro costo irrisorio rispetto a quello di un sistema antifurto funzionante.
Ma, a fronte di una spesa iniziale più consistente, quest’ultima soluzione offre garanzie imparagonabili e soprattutto la certezza di essere veramente protetti dal pericolo di incursioni.
Differenze tra telecamere finte e telecamere vere
A una prima occhiata, non sempre è facile capire se la videocamera montata su un immobile è vera oppure finta, dato che la sua struttura è apparentemente molto simile.
Tuttavia, è possibile discriminare tra i due apparecchi seguendo due semplici accorgimenti, che sono:
Come capire se una telecamera è vera?
Di solito una telecamera di sicurezza è vera se emette luce, fissa o intermittente, che proviene da indicatori a LED posizionati su punti differenti della struttura.
Inoltre in un dispositivo realmente funzionante sono presenti anche spie rosse/verdi che lampeggiano a intermittenza.
Le apparecchiature finte non ricevono nessuna alimentazione elettrica e di conseguenza non possono illuminare eventuali indicatori di stato.
Gli strumenti veri, invece, si riconoscono perché in condizioni di stand-by la spia lampeggia, mentre durante le registrazioni, emette una luce verde continua.;
Come capire se una telecamera registra?
Anche in questa situazione è opportuno osservare se le spie luminose sono intermittenti o fisse: nel primo caso il dispositivo sta preparandosi alla registrazione, mentre nel secondo caso il procedimento è già in atto.
A seconda dei modelli di strumenti è possibile che la luce prodotta sia di diverso colore: alcuni sfruttano luce bianca, altri invece quella verde.
Quando la registrazione è terminata si verifica dapprima una breve fase in cui la spia diventa rossa, per poi ricominciare a lampeggiare (stand-by).
Le telecamere finte di ultima generazione sono fornite di un sensore di movimento che si attiva al passaggio di un soggetto e che di conseguenza ingannano il ladro in quanto sono dotate di alcune funzioni tipiche di quelle vere.
La registrazione comunque è evidenziabile soltanto se l’apparecchio è realmente funzionante e quindi rappresenta l’unico vero discriminante per capire se il dispositivo sta funzionando.
Telecamere finte da esterno: sono realmente efficaci?
Secondo le più aggiornate statistiche, nel nostro paese ogni tre minuti viene compiuto un furto (abbiamo stilato una classifica delle città con le più alte percentuali di rischio furti) che, per oltre il 60% riguarda abitazioni private, utilizzando i punti più vulnerabili, come porte, finestre, terrazze, balconi e giardini.
Per contenere un simile problema è possibile servirsi anche di telecamere finte, che svolgono il ruolo di dissuadere i malintenzionati dall’entrare nella proprietà.
Di solito i ladri hanno molta fretta in quanto il tempo a loro disposizione è sempre limitato e pertanto non possono analizzare nel dettaglio se le telecamere sono vere o finte.
L’effetto deterrente di simili dispositivi si basa proprio sull’incapacità del malvivente di riconoscere, a una prima occhiata sommaria, le caratteristiche della telecamera.
Purtroppo, le telecamere finte oggi non sono più strumenti efficaci, in quanto ormai gli scassinatori, sia occasionali che soprattutto professionisti, hanno sviluppato una notevole competenza nel riconoscere i requisiti delle videocamere di sorveglianza.
Pertanto, prima di orientarsi verso simili prodotti è sempre meglio valutare con attenzione il rapporto rischio/beneficio e chiedere una consulenza a professionisti del settore, come quelli operanti presso l’azienda Sicuritalia, che dal 1956 è al servizio di una selezionata clientela privata e pubblica per salvaguardare la loro sicurezza.
Sanzioni per telecamere finte: valgono anche per le proprietà private?
Una telecamera finta in una proprietà privata non è quasi mai la soluzione migliore non soltanto per le sue inefficaci funzioni, ma anche per le eventuali sanzioni a cui è sottoposta.
Contrariamente a quanto si possa pensare, i sistemi di sorveglianza non sono più utilizzati soltanto in ambienti residenziali isolati e circondati da ampi spazi verdi, ma anche in condomini, garage, posteggi e zone pubbliche.
Con l’incidenza progressivamente crescente di furti, i cittadini sentono l’esigenza di tutelarsi con adeguati dispositivi deterrenti per i ladri.
La scelta di montare telecamere può violare la privacy sia di chi vive nel contesto abitativo che di chi si trova a passare nei pressi del sistema di sorveglianza.
Simili dispositivi, infatti, possono riprendere terze persone non al corrente e quindi violare il diritto alla riservatezza, previsto dal codice civile.
Il Garante della Privacy ha stabilito precise normative al riguardo, che prevedono tra l’altro l’installazione di cartelli segnaletici informativi, localizzati in punti ben visibili.
Secondo la normativa vigente, la videosorveglianza risulta legittima soltanto in caso vengano ottemperati i seguenti principi:
- principio di liceità;
- principio di proporzionalità;
- principio di finalità;
- principio di necessità.
Se non c’è violazione della privacy, come nel caso di telecamere finte, non c’è neppure nessun reato di interferenza illecita sulla vita privata e quindi non sono previste sanzioni al riguardo.
Questo principio è valido soltanto per le proprietà private, ma non per spazi pubblici, dove la presenza di una videocamera finta potrebbe ingenerare nei cittadini la falsa certezza di essere protetti, mentre invece le reali condizioni non lo consentono.
I rischi di utilizzare una telecamera finta
Fare riferimento a una telecamera finta per sorvegliare la propria abitazione è una scelta che comporta molti rischi, in quanto spesso il solo effetto dissuasore non si rivela sufficiente per allontanare i ladri.
Chi è realmente intenzionato a proteggere una proprietà deve quindi orientarsi verso l’installazione di impianti di allarme di alta qualità, rivolgendosi a qualificati professionisti esperti del settore, ed evitando i rischiosi sistema di allarme casa fai da te.
Gli svantaggi di un sistema antifurto artigianale sono numerosi: innanzi tutto la sua inefficacia e poi la difficoltà di montarlo correttamente.
Inoltre un simile dispositivo non offre la possibilità di rimanere in contatto con la centrale operativa H24 e neppure di ricevere un’assistenza di alto livello.
I ladri sono poi diventati particolarmente esperti nel riconoscere le videocamere finte che sono facilmente individuabili dato che non sono fornite di sensori anti-sfregamento, anti-mascheramento né di spie luminose.
È senza dubbio preferibile scegliere un allarme casa professionale, realizzato con materiali di ottima qualità, con tecnologie di ultima generazione e montato a regola d’arte.
Per accontentare tutte queste esigenze, il punto di riferimento in Italia è Sicuritalia, un’azienda che da oltre 65 anni opera nel settore della sicurezza privata e pubblica e che consente di scegliere tra una vastissima gamma di soluzioni, tutte personalizzabili.