I numeri ISTAT dicono che ogni anno una famiglia su 100 riceve nel proprio appartamento la visita di un ladro, e che nell’80% dei casi, soprattutto in città, il ladro entra dalla porta!
Eppure contro i furti in casa la porta d’ingresso è quella a cui tutti dedicano più attenzione, attrezzandola con specifici dispositivi anti-effrazione e scegliendo sistemi blindati e moderni. Si capisce quindi come la loro apparente sicurezza non sia sufficiente a prevenire i furti in casa.
Come deve essere una porta blindata?
Esistono 6 classi antieffrazione delle porte blindate, che garantiscono una sicurezza sempre maggiore secondo le loro prestazioni.
Questi valori indicano la differente capacità di resistenza ai tentativi di scasso, e quindi il loro grado di sicurezza.
- Classe 1: è una porta caratterizzata da un grado minimo di antieffrazione, che dunque può essere scassinata da un ladro inesperto e spesso privo di attrezzi.
Si monta in magazzini contenenti merci di scarso valore oppure in cantine e solai, ma è sconsigliata nelle abitazioni e nei negozi. - Classe 2: questa porta può resistere all’attacco di un ladro occasionale e improvvisato, che si serve di coltelli, forbici, cunei oppure piccole cesoie.
Il suo impiego è limitato a uffici ed edifici industriali, dato che il tempo richiesto per entrare non supera i 15 minuti. - Classe 3: si tratta di una struttura che può resistere a un malintenzionato di una certa esperienza, munito di piede di porco o cacciavite, e il cui tempo di rottura è di 20 minuti.
Di solito è montata in appartamenti condominiali. - Classe 4: una simile porta blindata offre buone garanzie di sicurezza poiché riesce a resistere all’attacco di scassinatori esperti e spesso muniti di seghe, accette, martelli e scalpelli, oltre che di trapani a batteria. Il tempo di resistenza è di 30 minuti e il suo impiego è raccomandato per villette indipendenti e per esercizi commerciali che trattano merci di valore.
- Classe 5: Caratterizzate da un elevato grado di sicurezza, queste porte sono in grado di resistere all’attacco di scassinatori molto esperti, che utilizzano trapani elettrici, seghe e mole ad angolo. Il loro tempo di resistenza arriva fino a 40 minuti e pertanto trovano impiego in banche, negozi con merce di valore, ambasciate e contesti militari.
- Classe 6: sono porte blindate di massima sicurezza, che resistono a ladri professionisti e dotati di attrezzi da scasso perfezionati. Il tempo di resistenza è di 50 minuti e il loro utilizzo è riservato a luoghi di estrema protezione.
Ma la porta blindata può essere aperta dai ladri?
Una porta blindata, anche di elevata sicurezza, può essere aperta dai ladri, se dispongono del tempo necessario per forzarla. Basta guardare qualche annuncio pubblicitari dei servizi offerti dai fabbri, per comprendere come nessuna porta, con gli strumenti giusti, sia invalicabile.
Il fattore tempo si conferma la variabile più rilevante per la buona riuscita di uno scasso, poiché anche porte blindate corazzate, se subiscono tentativi di effrazione con adeguati strumenti, possono cedere. Pertanto, si può affermare che non esiste una porta blindata non scassinabile, mentre invece esistono porte più difficilmente apribili.
I ladri dispongono di una vasta gamma di attrezzi da scasso che, a seconda del tempo disponibile, possono ottenere risultati più o meno efficaci. Il primo approccio di un ladro inesperto è collegato alla forza fisica, che prevede spinte, calci e spallate sulla superficie della porta.
Coltelli, forbici, cacciaviti e cunei sono gli attrezzi più comunemente utilizzati dagli scassinatori che di solito fanno leva sullo stipite e sugli infissi.
Il piede di porco e lo scalpello sono utensili usati da ladri esperti, che spesso si servono anche di seghe, accette e trapani portatili, sempre potendo disporre di un certo tempo.
I trapani elettrici, le seghe a sciabola e le mole ad angolo sono attrezzi tipici per scassinatori professionali.
Chiavi a doppia mappa ed effrazioni
La chiave a doppia mappa spesso è considerata erroneamente sicura. La chiave è composta da sei lamelle sovrapposte che presentano al centro un intaglio e un perno che si adatta alla struttura della serratura.
Gli intagli, che hanno profili dentati brevettati e specifici per ogni serratura, consentono lo scorrimento della mandata e l’apertura della porta soltanto quando le lamelle sono perfettamente allineate, secondo un andamento tipico di ogni singola serratura.
Questi dispositivi vengono installati sulle porte blindate, ma non sempre garantiscono una completa sicurezza della casa, poiché i ladri hanno ideato una tecnica di scasso con il grimaldello bulgaro, in grado di identificare la giusta altezza delle leve e quindi di aprire la serratura.
Inoltre, queste chiavi possono essere duplicate in pochi minuti presso qualsiasi ferramenta e senza l’obbligo di mostrare il modello dentato cartaceo.
Come rendere sicura una serratura a doppia mappa?
La principale vulnerabilità delle serrature a doppia mappa è quella di essere scassinabili tramite il gancio di Hobb, che è uno strumento di scasso capace di imitare alla perfezione la disposizione delle lamelle della chiave.
Per rendere maggiormente sicura questa serratura, è necessario montare un doppio cilindro che ostacola l’introduzione del gancio di Hobb: in commercio attualmente sono disponibili dispositivi del genere che a un prezzo leggermente superiore di quelli tradizionali, garantiscono migliori standard di sicurezza.
Serratura doppia mappa anti chiave bulgara
La chiave bulgara è attualmente il grimaldello più diffuso per scassinare serrature di ogni tipo: il suo meccanismo d’azione non lascia nessun segno di scasso e il funzionamento è universale, e quindi applicabile a qualsiasi tipo di serratura di vecchia generazione, come quella a doppia mappa.
Contro le chiavi bulgare è necessario sostituire le serrature a doppia mappa con quelle a cilindro europeo, che attualmente sono montate soltanto sul 30% delle porte blindate.
Il cilindro europeo utilizza un’innovativa tecnologia di tipo magnetico/meccanico, che resiste alle torsioni, allo scasso col piede di porco e alla punta del trapano, riconoscendo soltanto la chiave associata e il tipo di movimento impresso.
Si tratta di un supporto che rispetta gli standard europei e che consente di aumentare notevolmente la sicurezza della porta blindata.
Come entrano i ladri negli appartamenti
In realtà, anche se le porte rappresentano le vie preferenziali per scassinare una casa, la loro sicurezza non è sufficiente per salvaguardare gli abitanti, eliminando qualsiasi rischio.
Secondo un’inchiesta di Reporter, i furti in appartamento vengono perpetrati dai ladri non soltanto passando attraverso porte e portoni, ma anche attraverso finestre, lucernai e porte-finestra.
Le percentuali relative allo scasso di porte d’ingresso sfiorano il 70%, ma anche quello delle finestre raggiunge il considerevole valore del 30%, con una distribuzione del 16% a pianterreno, del 21% al primo piano e del 13% al secondo piano, aumentando al 50% per quanto riguarda le aggressioni da tetti e solai.
Da tali dati è possibile dedurre che la porta non è più l’unico bersaglio degli scassinatori, che si concentrano anche verso altre vie di accesso.
Come fanno i ladri ad aprire le finestre?
Un altro punto vulnerabile delle abitazioni è costituito dalle finestre, e precisamente dai loro infissi, che possono essere forzati abbastanza facilmente con il piede di porco.
La maggiore criticità delle finestre, infatti, non è più rappresentata come una volta dai vetri, che attualmente sono antisfondamento e quindi difficilmente attaccabili, ma dagli infissi, che possono essere divelti anche da ladri occasionali.
Quanto sono sicure le inferriate alle finestre?
Le inferriate alle finestre sono tendenzialmente sicure, quando vengono inserite nel perimetro murario e bloccate mediante uno speciale cemento.
Tuttavia, uno scassinatore professionista può rompere anche queste protezioni servendosi di apposite seghe per metallo in grado di tagliare i tondini, soprattutto se hanno un calibro medio/basso.
Anche in questo caso è il fattore tempo a fare la differenza, poiché operazioni del genere richiedono una notevole applicazione.
Sicurezza delle inferriate: come renderle più sicure
Per rendere più sicure le inferriate delle finestre, è necessario montarle sul muro tramite un foro lungo almeno 10-15 centimetri, e una volta inserito il tondino di ferro, applicare un silicone a presa rapida che si espande velocemente, completando la funzione fissante del cemento.
In questo modo le inferriate sono sicure a livello di alloggiamento, ma devono esserlo altrettanto per quanto riguarda il materiale delle grate, che di solito è acciaio temperato ad alta resistenza. Un modo per rendere le inferriate sicure da qualunque tipo di effrazione è quello di montare un antifurto a tendina, di modo che i sensori dell’allarme attivino immediatamente la sirena non appena viene tentato lo scasso.
Quando non bastano i sistemi di sicurezza meccanici
Da quello che abbiamo visto, dunque, mettere in sicurezza porte e finestre è sicuramente importante, ma è altresì vero che niente può fermare un ladro esperto, attrezzato e che magari dispone di un buon lasso di tempo per agire. Inoltre, a differenza di quelli in negozi o centri commerciali (che avvengono prevalentemente di notte), gli orari dei furti in casa sono spesso anche quelli diurni, studiati dai ladri in base alle abitudini delle persone che vi abitano. Senza contare che spesso i furti avvengono anche quando le persone sono in casa, portando talvolta ad esperienze terribili.
Gli allarmi antifurto sono gli unici a garantire non solo un’efficacia elevata contro le effrazioni, essendo in grado di rilevare qualsiasi anomalia, ma hanno anche il compito di avvertire immediatamente le forze dell’ordine che possono così arrivare sul posto. L’effetto dissuasore di un impianto di videosorveglianza, inoltre, è garantito dal fatto che mette il ladro nella condizione di poter essere riconosciuto, giocando quindi non solo sul fattore tempo come i sistemi di sicurezza meccanici.
Scegliere un allarme casa oggi è fondamentale e le moderne tecnologie offrono soluzioni personalizzate a seconda delle esigenze, sistemi di sicurezza integrabili con la domotica della casa che permettono un controllo efficacie, adattabile e persino da remoto.
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La videosorveglianza wifi è disponibili anche dall’App Sicuritalia, e grazie ai video in streaming hai la possibilità di sapere cosa sta succedendo all’interno dell’abitazione in qualsiasi momento.