Negli ultimi anni, l’indice di criminalità nelle città italiane ha visto notevoli variazioni, con alcune città che continuano a rimanere ai vertici per numero di reati. La classifica aggiornata del 2024, basata sulle denunce effettuate nel 2023, fornisce un quadro chiaro delle città più pericolose in Italia, identificando i principali rischi e i reati più comuni.
Una probabile conseguenza di simili dati è collegata all’incremento di furti e tentativi di furto soprattutto nelle città di dimensioni medio-grandi, che sono senza dubbio i contesti urbani più favorevoli alla distribuzione dei malavitosi.
Le grandi città sono maggiormente soggette a subire atti di criminalità che, a seconda di vari fattori logistici, possono essere più o meno esposte.
Attualmente in Italia vengono denunciati ogni giorno quasi 10mila reati, che corrispondono circa a 416 per ogni ora, secondo quanto riferito dai dipartimenti di Pubblica Sicurezza.
Il tasso di criminalità nel nostro paese è piuttosto alto, soprattutto nelle tre città considerate più a rischio, che sono: Milano (I posto), Rimini (II posto) e Roma (III posto).
Quali sono le città più rischiose del 2024?
Secondo le più recenti classifiche elaborate dal Sole 24 Ore, la situazione di 107 provincie italiane vede ancora una volta Milano come capolista, per l’elevata percentuale di furti, scippi e rapine.
In base alla mappa dei reati commessi e alle denunce presentate presso le Forze dell’Ordine nel 2023 anche il secondo posto è rimasto invariato, poiché Rimini rimane la seconda città più pericolosa del nostro paese.
Se il capoluogo Lombardo continua a detenere il primo posto come conseguenza del suo cosmopolitismo, Rimini è collegata invece al turismo.
L’impatto turistico, infatti, da un lato si conferma un input positivo per l’economia urbana, ma d’altro lato aumenta il numero di non residenti che, anche per poco tempo, transitano nel centro urbano mettendo a segno furti ai danni di villeggianti.
Nel 2024 troviamo al terzo posto della classifica Roma per l’elevato numero di furti e rapine, una città di maggiori dimensioni e soprattutto posizionata in un’area più a rischio in quanto vicina al confine.
Incredibilmente, Barletta si trova ancora ai primi posti delle statistiche ISTAT per quanto riguarda i furti di auto, mentre Napoli è arrivata decima in classifica con uno sproporzionato numero di furti.
Tra le novità rispetto all’anno precedente c’è un nuovo primato che riguarda La Spezia, che si posiziona al II posto per lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Come viene definito l’indice di criminalità?
Ogni anno il Sole 24 Ore compila una classifica delle città più pericolose d’Italia basandosi sulle denunce presentate presso le Forze dell’Ordine durante l’anno precedente.
Secondo i dati più aggiornati, ecco l’elenco delle città più pericolose d’Italia nel 2024 con i relativi dati più interessanti:
- Milano
- Indice di criminalità: 6.991,3 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Rapine, furti, scippi, e violenze sessuali.
- Tendenza: Incremento del 3,5% nelle denunce nel primo trimestre del 2023.
- Rimini
- Indice di criminalità: 6.246,4 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, truffe, frodi informatiche, e danneggiamenti.
- Tendenza: Stabile con alta incidenza durante la stagione turistica.
- Roma
- Indice di criminalità: 5.845,4 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, rapine e crescita delle truffe.
- Tendenza: Incremento del 5% rispetto al 2019.
- Bologna
- Indice di criminalità: 5.436,5 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, rapine e traffico di stupefacenti.
- Tendenza: Aumento delle rapine.
- Firenze
- Indice di criminalità: 5.272,3 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, rapine e reati informatici.
- Tendenza: Crescita nelle denunce per frodi.
- Torino
- Indice di criminalità: 5.160,8 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, danneggiamenti, rapine, traffico di stupefacenti, e reati informatici.
- Tendenza: Incremento dei furti e danneggiamenti.
- Imperia
- Indice di criminalità: 5.046,2 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti e minacce, con il più alto tasso di violenze sessuali.
- Tendenza: Incremento nelle denunce per violenze sessuali.
- Livorno
- Indice di criminalità: 4.982,7 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, estorsioni e furti di ciclomotori.
- Tendenza: Stabile ma elevato tasso di estorsioni.
- Prato
- Indice di criminalità: 4.865,8 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti e danneggiamenti.
- Tendenza: Alto tasso di furti rispetto ad altre città.
- Napoli
- Indice di criminalità: 4.579,1 denunce ogni 100.000 abitanti.
- Principali reati: Furti, con un elevato tasso sproporzionato rispetto ad altri reati.
- Tendenza: Persistente alta incidenza di furti.
Queste informazioni vengono elaborate su una media tra i differenti tipi di reato, per cui una città può avere maggiore incidenza di furti, mentre un’altra può essere più a rischio per scippi e rapine.
Globalmente è quindi possibile fornire un’indicazione di massima relativa al pericolo che comporta vivere in una determinata città, valutando l’indice di criminalità generalizzata.
Qual è la città più sicura d’Italia nel 2024?
Secondo la Berkshire Hathaway Travel Protection, che ha stilato la classifica delle città più sicure al mondo, una delle Top10 è italiana. La città più sicura d’Italia è quindi Venezia, che possiamo vedere in questa classifica tra le città più sicure città del mondo:
- Honolulu
- Montreal
- Reykjavik
- Sydney
- Amsterdam
- Dubai
- Copenhagen
- Londra
- Seoul
- Venezia
Milano: quanta criminalità c’è?
Milano è la città d’Italia in cui ci sono più reati denunciati, con circa 7mila denunce ogni 100mila abitanti.
Questa statistica dipende non soltanto da dati reali ma anche dal fatto che i milanesi sono portati a denunciare con maggiore frequenza rispetto ad altre città d’Italia.
L’elevata incidenza di borseggi e furti nei negozi dipende dal tenore di vita molto elevato del capoluogo lombardo, che risulta primo in classifica per scippi, borseggi e furti con destrezza, e da quest’anno, purtroppo, anche per violenze sessuali.
Per questo motivo Milano è una delle città in cui sono più diffusi i sistemi d’allarme casa, la videosorveglianza privata e pubblica e l’impiego di porte e finestre corazzate.
Classifica quartieri più pericolosi d’Italia
Contrariamente a quanto si pensa, la pericolosità dei quartieri non dipende soltanto dalla loro localizzazione (periferica o centrale), ma soprattutto dal tipo di persone che vi abitano. Nei contesti urbani, i fattori che contribuiscono ad aumentare la pericolosità sono il tasso di delinquenza, l’emarginazione e il degrado.
Basandosi sui dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che periodicamente valuta l’indice di criminalità delle città italiane in relazione alle differenti tipologie di crimine, è stato possibile stilare una classifica dei quartieri più pericolosi. Questi dati, sebbene siano di qualche anno fa, offrono ancora un quadro utile delle aree urbane più a rischio.
Il quartiere considerato più pericoloso in Italia è Librino, situato alla periferia di Catania, in un’ampia area residenziale a sud-ovest della città. Librino è noto per essere una base operativa per lo spaccio di stupefacenti, con traffico d’armi, furti e omicidi che vi si associano.
Al secondo posto si trova il quartiere Zen di Palermo, un’area degradata e trascurata dove gli stupefacenti sono facilmente reperibili giorno e notte. La maggior parte delle famiglie vive in condizioni di estrema precarietà, in tuguri e tra i rifiuti.
Il terzo posto è occupato dal quartiere Forcella di Napoli, che, insieme a Scampia e ai quartieri spagnoli, rappresenta il fulcro dell’emarginazione sociale e della microcriminalità nel capoluogo campano.
Al quarto posto si trova Corviale, un quartiere di Roma noto per lo spaccio di cocaina alla luce del giorno, considerato tra i più malfamati d’Italia.
Il quinto posto è occupato da Quarto Oggiaro a Milano, dove la metanfetamina, una delle droghe più pericolose, è facilmente reperibile.
Al sesto posto troviamo il quartiere Le Vallette di Torino, che ospita anche un carcere e presenta alti livelli di delinquenza giovanile.
Infine, Begato a Genova è tra i quartieri più malfamati del paese, caratterizzato da un’elevata densità abitativa in edifici fatiscenti che fungono principalmente da dormitori.
Come proteggersi dai furti in casa
Per proteggersi dai furti in casa, esistono due tipi di precauzioni, che sono:
- sistemi di difesa passivi, come porte blindate, finestre corazzate, grate, inferriate e cancelli;
- sorveglianza attiva, comprendente sistemi di allarme e di videosorveglianza per la casa.
Per avere la certezza di proteggere la propria abitazione con dispositivi di ultima generazione efficaci e tecnicamente affidabili, è necessario rivolgersi a professionisti del settore come Sicuritalia, l’azienda che da decenni si occupa di questo settore.
Grazie alla competenza di tecnici altamente specializzati, all’impiego di materiali di ultima generazione e a un’assistenza qualificata e disponibile h24, Sicuritalia si conferma l’azienda leader per la sicurezza in Italia.