Firenze è una città piuttosto ampia e particolarmente ricca di opere d’arte, distribuite soprattutto nel centro storico, considerato da sempre una zona sicura in quanto controllata con estrema cura.
Tuttavia, alcune strade strette e tortuose del centro possono essere considerate a rischio, in particolare quelle vicino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.
Il capoluogo toscano, infatti, rappresenta un importantissimo nodo ferroviario non soltanto nazionale, ma anche internazionale e, proprio per questo motivo, l‘intero quartiere è un crocevia di individui di ogni genere.
Quali sono i quartieri più pericolosi a Firenze?
Tra i quartieri più pericolosi di Firenze vi è il Parco delle Cascine, tristemente noto per la presenza di spacciatori, recentemente è stato teatro di numerose rapine e scippi, anche a causa della sua notevole estensione.
La zona di Piagge viene considerata molto pericolosa per i tanti stanziamenti di nomadi che hanno ormai occupato la maggior parte degli spazi liberi e che si procurano denaro mediante furti in negozi e abitazioni.
Altri quartieri definiti critici sono San Marco, Fortezza e Novoli, aree malfamate dove la prostituzione è molto diffusa e dove i malintenzionati hanno stabilito la loro dimora.
Bisognerebbe evitare anche le zone di Peretola, Porta a Prato, San Jacopino e Puccini, dove la percentuale di furti è in costante incremento.
Per quanto riguarda le aree verdi pubbliche, molto presenti nel contesto urbano, le maggiori criticità si concentrano nell’Isolotto, mal frequentato sia di giorno che soprattutto di notte.
La periferia di Firenze rimane comunque la zona più a rischio sia perché poco sorvegliata sia per la diffusione di condomini molto ampi quasi mai dotati di sistemi di sorveglianza attiva.
Anche se non mancano cancelli, inferriate e grate, questi mezzi spesso sono facilmente superabili, dato che le abitazioni rimangono vuote per molte ore del giorno.
Firenze: furti in appartamento in crescita, come tutelarsi?
Il capoluogo Toscano è considerato una delle città più belle del mondo, grazie alla profusione di chiese, musei, monumenti e opere d’arte.
Proprio per questo il turismo è sviluppatissimo e con esso anche il flusso di visitatori che quotidianamente affollano le strade e i parchi urbani.
Se da un lato il turismo contribuisce a migliorare il benessere economico del comune, d’altro lato può aumentare anche l’indice di rischio furti, dato che non è possibile effettuare una selezione di persone che transitano per le strade cittadine.
La stazione di Santa Maria Novella e tutto il quartiere limitrofo sono da anni teatro di tentativi di effrazione sia a carico di abitazioni private che di negozi, uffici e supermercati.
La vicinanza con questo nodo ferroviario facilita notevolmente gli spostamenti (e la fuga) dei malviventi che, una volta portato a termine il loro reato, possono fuggire indisturbati.
La sempre crescente preoccupazione dei residenti ha coinvolto anche le Forze dell’Ordine che hanno istituito vere e proprie ronde (pubbliche e private) per garantire un controllo attento e scrupoloso.
Proprio seguendo le loro segnalazioni è stato possibile limitare la percentuale di furti e rapine, anche se il problema rimane tuttora significativo.
Per tutelarsi al meglio i cittadini Fiorentini, soprattutto dei quartieri più a rischio, si sono orientati verso impianti d’allarme dotati di sistemi di sorveglianza attiva, composti da videocamere e sensori perimetrali e per il rilevamento di presenze sospette.
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In questo modo vengono assicurati interventi mirati e tempestivi, attivati attraverso video-verifiche.
Una pattuglia di guardie giurate di pronto intervento è sempre disponibile per ricevere l’allarme e intervenire in pochissimo tempo per risolvere le criticità.
L’installazione e la manutenzione del sistema antifurto sono garantite da Sicuritalia senza l’obbligo di costi aggiuntivi, ma potendo sfruttare detrazioni fiscali del bonus sicurezza.
Questo sistema di sicurezza prevede l’installazione di numerosi sensori che agiscono sinergicamente sia all’interno che all’esterno della casa, per verificare l’integrità degli ambienti, proteggendoli da tentativi di effrazione.
Tali dispositivi hanno dimensioni minime e un design lineare, tanto da potersi integrare facilmente all’interno di qualsiasi contesto abitativo.
In caso di allarme, le segnalazioni vengono gestite dalla centrale operativa che, dopo aver discriminato falsi allarmi da reali situazioni di pericolo, è in grado di inviare pattuglie di sorveglianza direttamente nel luogo richiesto.
Dopo aver effettuato un attento sopralluogo, i tecnici dell’azienda progettano la realizzazione dell’impianto scegliendo i componenti più adatti e procedendo poi a montarli senza necessità di alcuna opera muraria invasiva.
La gestione degli allarmi viene effettuata da guardie giurate e da pattuglie che vengono allertate dalla centrale di vigilanza. In questo modo i soccorsi arrivano sul posto in pochissimi minuti, spesso ancora prima che i ladri si siano allontanati.
Una protezione del genere, oltre ad essere continuativa, è anche particolarmente selettiva poiché permette agli operatori di monitorare in maniera continuativa qualsiasi contesto abitativo.