Le così dette zone di allarme sono gli ingressi attraverso cui vengono attivati i sensori dell’impianto, ognuno dei quali dispone di un differente numero di aree sulle quali possono essere collegati 1 o più sensori.
Simili zone di allarme possono essere dotate di cavo elettrico oppure essere cordless e funzionare quindi appoggiandosi alla rete wireless dell’edificio in cui si trovano.
Dal punto di vista strutturale, una zona consiste in un anello che si chiude sempre verso il polo negativo d’alimentazione, per consentire al sensore di comportarsi come un vero e proprio interruttore, che si accende nel momento in cui rileva un’intrusione.
Su ogni zona di allarme è possibile collegare uno oppure più sensori, a seconda dell’ampiezza del locale e delle singole esigenze di gestione.
I gruppi di zone sono invece formati da un insieme di numerosi sensori, riuniti tra loro per amplificare il segnale che viene poi trasmesso alla centralina operativa.
Un’adeguata ripartizione delle zone di un allarme casa permette di diversificare le prestazioni dell’impianto, migliorando la sua efficacia e soprattutto adattandolo alle diverse necessità.
Di solito esiste una netta distinzione tra zone per la modalità notte ad altre per la modalità giorno, che consente di ottimizzare i requisiti funzionali dei sensori.
Se ad esempio la zona notte comprende sostanzialmente sensori esterni, mentre la zona giorno è formata da sensori interni, la possibilità di discriminare tra le due opzioni assicura una sorveglianza di ottimo livello ed elimina inutili consumi energetici.
Con una simile operatività è possibile, ad esempio, attivare soltanto il sistema notturno (esterno) quando si è in casa, senza rischio di fare scattare l’allarme mentre ci si muove all’interno delle stanze; oppure è possibile mettere in azione l’intero sistema quando l’abitazione è disabitata.
L’estrema versatilità di queste apparecchiature rappresenta senza dubbio uno dei principali vantaggi del sistema con zone d’allarme.
Quali sono le zone dell’impianto d’allarme
Con zona dell’impianto d’allarme ci si riferisce agli ingressi che segnalano, mediante attivazione di specifici sensori, la presenza di intrusi in un ambiente interno oppure in un’area esterna della casa.
Una delle principali caratteristiche distintive dei vari sistemi d’allarme è il numero delle zone gestite dalla centralina: quanto maggiore è questo numero, tanto più capillare è il tipo di sorveglianza.
Generalmente si parte da sistemi d’allarme con 2 o 3 zone, ideali per contesti con dimensioni medio-piccole, per arrivare a un discreto numero di zone che possono essere programmate da schede d’espansione.
È sempre consigliabile disporre di un elevato numero di zone, per fare in modo che l’impianto sia efficace non soltanto dal punto di vista quantitativo (estensione delle aree protette), ma anche qualitativo (selettività delle funzioni).
Per aumentare il livello di sicurezza, i prodotti di ultima generazione sono dotati della funzione di bilanciamento, il cui scopo è di monitorare in tempo reale le funzioni di apertura e di chiusura delle zone.
Nei punti più critici dell’abitazione (come in prossimità di porte e finestre) vengono inoltre posizionati degli specifici contatti antimanomissione dei singoli rilevatori, che costituiscono le zone più vulnerabili dell’intero sistema.
Le attuali tendenze impiantistiche sono orientate verso l’impiego di centrali antintrusione di tipo multifunzionale, in grado di svolgere un discreto numero di azioni.
Innanzi tutto, esse rilevano la presenza di persone indesiderate, che poi vengono localizzate e seguite durante i loro spostamenti.
Grazie all’impiego di microprocessori e di terminali di programmazione (dotati di display LCD), le prestazioni degli impianti d’allarme a zone hanno raggiunto ottimi livelli di prestazione.
Anche se l’obiettivo primario rimane comunque quello antintrusione, le zone consentono di personalizzare al massimo le funzioni del sistema.
Che cosa sono i gruppi di allarme?
Quando si decide di installare un sistema d’allarme di solito si dovrebbe discriminare tra allarme perimetrale esterno e volumetrico interno, che spesso funzionano separatamente.
Infatti, durante le ore notturne, quando la casa è abitata, diventa necessario attivare le zone esterne ma non quelle interne, mentre durante il giorno, nel momento in cui l’abitazione è disabitata è opportuno attivarle entrambi.
La selettività funzionale è quindi una delle principali caratteristiche di un sistema dotato di gruppi di allarme, che possono essere gestiti in assoluta autonomia dall’utilizzatore, secondo le sue diverse esigenze.
Chi possiede una simile organizzazione può dunque inserire l’allarme in base alle condizioni del momento, programmando con precisione le varie attività dei gruppi.
Esistono differenti gruppi che, oltre al perimetrale e volumetrico, comprendono giardino, garage, piscina, cantina, solaio e vari altri.
Le migliori centraline antifurto, come quelle disponibili presso Sicuritalia, l’azienda che da molti anni si occupa del settore sicurezza privata e pubblica, consentono di attivare le diverse tipologie di allerta a seconda del gruppo interessato.
L’estrema selettività dei gruppi di segnalazione è senza dubbio un requisito di grande utilità, ad esempio, sfruttando il sistema allarme GSM che permette di ricevere una notifica direttamente sul cellulare di riferimento senza fare scattare sirene notturne.
La protezione della casa è comunque garantita, ma si elimina il rischio di seminare panico in famiglia!
Come progettare un sistema d’allarme
Progettare un sistema d’allarme efficace e sicuro presuppone l’intervento di professionisti competenti ed esperti, in grado di selezionare i prodotti più indicati per le singole esigenze.
Di norma è preferibile orientarsi verso centraline con un buon numero di zone, per avere la possibilità di adattare al meglio l’impianto alle proprie necessità.
Quanto maggiore è il numero di zone, tanto più perfezionato è il tipo di sorveglianza.
Gli ingressi dell’impianto devono essere cablati in maniera perfetta, per evitare il rischio di sovrapposizioni e interferenze elettroniche, responsabili di occultamenti del segnale.
In un sistema pluri-zonale viene richiesto sempre un approccio ergonomico delle risorse, che devono essere concentrate soltanto nei punti d’interesse.
I gruppi di più sensori permettono inoltre di realizzare differenti parzializzazioni per allarmare in maniera distinta e selettiva le singole porzioni (interne ed esterne) della casa.
Un progetto-tipo di un’abitazione (con oppure senza giardino) comprende:
• zona volumetrica interna;
• zona perimetrale (esterna);
• zona terrazzo (esterna).
In un impianto del genere, le zone coinvolte possono essere:
• porta d’ingresso;
• finestre della zona notte;
• finestre della zona giorno;
• porta finestra per la terrazza;
• perimetro esterno dello stabile;
• portone d’accesso all’edificio.
Si tratta di un sistema d’allarme estremamente valido, che può sempre essere ampliato mediante l’impiego di schede d’espansione che permettono di aumentare il numero o l’estensione delle zone.
Nella programmazione di un simile impianto può essere utile puntare sulla specializzazione delle sue funzioni, come ad esempio facendo riferimento alle differenti modalità di effrazione, che sono:
• furto istantaneo, con allarme immediato;
• furto ritardato, che entra in funzione nel momento dell’ingresso del malintenzionato;
• furto in uscita, che si concentra nel momento in cui il ladro tenta di uscire dalla casa;
• furto programmato, che tiene conto delle eventuali visite preventive del malvivente.
Si tratta di prestazioni ausiliarie che possono venire impostate in maniera selettiva e personalizzabile.
Come si collegano i sensori magnetici?
Il collegamento dei sensori magnetici dell’impianto di allarme può essere di due tipi:
- con cavo elettrico
- tramite circuiti alimentati da una batteria.
Questa operazione, da cui dipende l’efficienza dell’intero sistema antintrusione, deve essere eseguita a regola d’arte e secondo un preciso protocollo operativo attuabile soltanto da tecnici qualificati.
Di solito si tratta di collegamenti in serie, nei quali è fondamentale evitare l’insorgenza di corto-circuiti innescati da sovrapposizioni elettrostatiche dei vari sensori.
Simili interventi d’impiantistica devono seguire anche determinate regole imposte dalle normative attualmente vigenti, per essere autorizzati.
Montaggio allarme a zone casa: a chi rivolgersi?
Sicuritalia è azienda leader del settore sicurezza che, oltre a disporre di apparecchi antifurto di ultima generazione, omologati e certificati, offre anche la competenza di personale specializzato in grado di eseguire interventi di alto livello, per garantire che i sistemi d’allarme siano perfettamente funzionanti.
Dal 1956, Sicuritalia opera nel campo della sicurezza di abitazioni, uffici, negozi e aziende, assicurando non soltanto un’ampia scelta di prodotti qualitativamente superiori, ma anche un’assistenza a 360 gradi per tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.