La centralina d’allarme di un impianto antifurto corrisponde al nucleo operativo di tutto il sistema, in quanto svolge il ruolo primario di coordinare il funzionamento dei sensori di movimento, facendoli comunicare tra loro e con il device di riferimento.
L’obiettivo da raggiungere è quello di rilevare con la massima tempestività qualsiasi anomalia verificatasi all’interno o all’esterno dell’abitazione, allertando la centrale operativa ed abilitando eventuali dispositivi sonori.
Questo apparecchio deve essere scelto con estrema attenzione per garantire versatilità, validità, facilità di impiego e assoluta praticità.
Esso deve inoltre risultare compatibile con il tipo di sistema installato, tenendo conto soprattutto delle dimensioni, della planimetria e delle caratteristiche dell’immobile da proteggere.
Si può quindi affermare che la reale efficienza di un sistema antifurto domestico derivi principalmente dalle prestazioni della centralina d’allarme.
Differenza tra centralina allarme filare e allarme wireless
La centralina d’allarme filare, come indica la sua definizione, funziona grazie alla presenza di cavi elettrici che mettono in comunicazione tra loro tutti i dispositivi.
Nei modelli wireless, invece, i fili vengono sostituiti dal collegamento in rete, che, sfruttando le potenzialità di internet, permette una sinergia operativa tra le varie parti dell’impianto.
La seconda tipologia di centralina, parte di un sistema antifurto wireless, ha il vantaggio di funzionare sempre, anche in caso di imprevisti blackout oppure in seguito a manomissioni criminose dell’impianto.
Non bisogna dimenticare, infatti, che nella maggior parte dei casi i ladri e gli scassinatori tagliano preventivamente i fili elettrici di collegamento, per rendere inattivo il sistema di allarme.
Una centralina che non dipende da cavi elettrici assicura prestazioni molto più complete e soprattutto continuative.
La scelta tra le due diverse opzioni dipende principalmente dal tipo di immobile da salvaguardare e dalla disponibilità di una rete internet efficiente e non schermata da eventuali ostacoli, come il collegamento dell’antifurto domestico alla fibra ottica.
Dove posizionare la centralina dell’allarme?
Un aspetto importantissimo per ottimizzare il funzionamento di un impianto di allarme è collegato all’installazione della centralina, che deve essere posizionata in un punto strategico della casa.
Prima di procedere al montaggio, è necessario tenere conto della struttura dell’impianto elettrico, motivo per cui è fondamentale rivolgersi a tecnici esperti e competenti come quelli di Sicuritalia, azienda leader nel settore della sicurezza pubblica e privata, che da oltre cinquant’anni si occupa di impianti antifurto.
Normalmente la centralina si trova nella zona centrale dell’abitazione (qui un approfondimento su cosa sono le zone di un allarme), in un punto semplice da raggiungere ma nello stesso tempo non troppo visibile, per evitare che malintenzionati possano identificarla e metterla fuori uso.
In questo modo, anche in caso di effrazione, un malvivente non è in grado di inattivare l’impianto.
Considerando l’importanza di questo centro di controllo, sarebbe consigliabile inserirlo all’interno di un apposito contenitore, fornito di uno sportellino richiudibile, magari con serratura.
La gestione della centralina deve comunque rimanere agibile per gli abitanti della casa, che in qualsiasi momento possono avere bisogno di intervenire attivandola o disattivandola qualora si presentassero pericoli per la sicurezza domestica.
Generalmente gli esperti tecnici svolgono primariamente un’analisi dell’abitazione di modo da portare a termine la predisposizione dell’allarme antifurto in modo efficiente e strategico.
Come collegare la centralina dell’allarme?
Il requisito principale affinché un impianto d’allarme funzioni correttamente si riferisce al corretto collegamento tra i sensori e la centralina stessa.
Proprio per questo motivo, è indispensabile che a livello tecnico venga rispettato uno schema gestionale, solitamente previsto dalla struttura dell’impianto stesso.
Come indica la loro denominazione, i sensori sono piccoli strumenti capaci di rilevare una presenza sospetta all’interno del loro raggio d’azione.
Questi congegni, per svolgere al meglio i loro compiti, vanno collegati (in serie oppure in parallelo) con la centralina, che possiede un numero di entrate utile a gestirei sensori installati.
I dispositivi di controllo sono formati da radiocomandi che esercitano il loro ruolo sia da remoto (di modo da poter controllare l’antifurto a distanza con lo smartphone) che con interruttori.
Dopo che il nucleo dell’intero impianto d’allarme ha ricevuto le rilevazioni dei sensori, può rispondere in base ai parametri che sono stati inviati, attraverso il collegamento (filare o wireless).
Come collegare i sensori dell’allarme alla centralina?
I sensori, che possono essere a infrarossi, a microonde o a doppia tecnologia, prevedono la presenza di una morsettiera per il collegamento con la centralina.
A seconda dei differenti impianti antifurto, è possibile realizzare un collegamento in serie oppure in parallelo;
- nel collegamento dei sensori in serie: bisogna unire i due cavi che escono da ogni sensore;
- nel collegamento dei sensori in parallelo: bisogna aprire una linea unica per far scattare la segnalazione d’allarme.
Nei sistemi di ultima generazione, il collegamento tra sensori e centralina prevede l’impiego di uno specifico cavetto di rete (RJ45), che svolge il compito di discriminare e di regolamentare la sequenza delle rilevazioni.
I migliori impianti antifurto, come Antifurto Protezione24 Casa di Sicuritalia, vengono facilmente gestiti tramite app e si basano su una modalità wi-fi a frequenza multipla, con possibilità di espandersi a seconda delle esigenze individuali dei committenti.
Anche se di norma il collegamento tra centralina e sensori viene fatto in parallelo (grazie a un cavo in più rispetto a quello in serie), la soluzione più funzionale deve essere scelta in base alla tipologia e alle dimensioni dell’immobile.
Che batteria conviene utilizzare per la centralina dell’allarme?
Nei più innovativi sistemi d’allarme wireless, le centraline richiedono l’impiego di batteria al litio da 3 a 3,6 Volt, in quanto questi supporti sono più leggeri e allo stesso tempo tecnologicamente più avanzati, non contenendo metalli pesanti al loro interno.
Batterie del genere sono anche eco-friendly, dato che non danneggiano l’ambiente e assicurano un funzionamento di ottimo livello.
La durata media di questi accessori è compresa tra 18 e 24 mesi, pertanto sarebbe buona norma non raggiungere il punto di esaurimento per evitare che la centralina si blocchi improvvisamente.
Per capire quando la batteria allarme sta scaricandosi, è consigliabile verificare periodicamente il suo livello (almeno una volta all’anno) oppure prestare attenzione alla frequenza dei falsi allarmi (che aumentano quando l’impianto è quasi scarico).
Esistono diverse modalità di segnalazione, tra cui quelle sonore, che producono un prolungato segnale acustico, e altre visive, che generano luci intermittenti non previste dall’impianto.
Come amplificare il segnale GSM della centralina dell’allarme?
Una volta installato l’antifurto e valutata la funzionalità dei sensori e della centralina, è necessario procedere alla verifica del segnale GSM.
Quando il segnale GSM è scarsamente funzionante, conviene spostare la centralina in un’altra posizione della casa, poiché è probabile che il problema derivi da un ostacolo.
Un’altra prova è quella di sostituire la SIM card con una più potente, qualora la prima non abbia una copertura sufficiente per l’impianto; una possibilità molto valida è quella di montare un’antenna GSM accessoria potenziata rispetto a quella già esistente.
Esistono poi degli amplificatori di ultima generazione e dei ripetitori wireless, in grado di potenziare la portata del segnale anche su lunghe distanze: si tratta di apparecchi innovativi che è possibile installare sui più moderni sistemi.
Perché affidarsi a Sicuritalia
Sicuritalia è l’azienda leader del mercato italiano della sicurezza pubblica e privata, che da oltre cinquant’anni progetta e installa impianti antifurto di ultima generazione per proteggere abitazioni, uffici, esercizi commerciali, banche e molto altro.
Il punto di forza di questa azienda è garantito da una gestione capillare, capace di coprire tutto il territorio nazionale per la presenza di 66 sedi operative che si trovano nelle principali città italiane.
Il vantaggio di poter contare su un unico gestore per tutte le problematiche riguardanti la scelta, il montaggio, la manutenzione e l’assistenza degli impianti antifurto, è senza dubbio uno dei principali benefici che Sicuritalia offre alla sua ampia clientela.