Per avere la certezza di tutelare completamente la propria abitazione da qualsiasi rischio, sono stati progettati speciali sistemi di allarme casa collegati a impianti anti-intrusione, che tramite sensori particolarmente performanti, sono in grado di rilevare allagamenti, movimenti sospetti ed emissione di gas metano, propano, butano e monossido di carbonio.
Questi impianti antintrusione filari disponibili presso Sicuritalia sono stati realizzati per ridurre al minimo gli interventi di installazione e per velocizzare i tempi previsti per l’attivazione.
Sicuritalia mette a disposizione della clientela anche punti di assistenza tecnica certificata che garantiscono lavori realizzati ad opera d’arte, eseguiti da uno staff di tecnici qualificati e specializzati nel settore della sicurezza privata e pubblica.
Qualsiasi tipo di impianto antifurto di Sicuritalia è attivo h24 e 365 giorni all’anno, ed è collegato alla centrale operativa che può affrontare qualsiasi tipo di emergenza, essendo un allarme collegato alle forze dell’ordine o a pattuglie di guardie giurate.
Vediamo nel dettaglio come funzionano gli allarmi antifurto con sensori di rilevamento di monossido di carbonio.
Come si forma il monossido di carbonio in casa?
Il monossido di carbonio è un gas tossico incolore, insapore e inodore, che può essere letale il cui sviluppo dipende da processi di combustione di sostanze che contengono carbonio, come ad esempio legna, carbone, pellet e gas.
Sono circa 5mila ogni anno gli incidenti gravi provocati dall’inalazione di monossido di carbonio, che nel 10% dei casi hanno esiti letali.
Il pericolo maggiore si riscontra in ambienti chiusi come stanze di abitazioni o garage, dove l’insufficiente aerazione permette al gas di accumularsi concentrandosi in maniera estremamente elevata.
Oltre l’80% dei casi di avvelenamento da monossido di carbonio si verifica in casa, per cui sarebbe indispensabile poter disporre di sistemi di rilevamento sempre attivi.
Il meccanismo biomolecolare con cui agisce questa sostanza dipende dal legame con l’emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che serve per trasportare l’ossigeno.
Quando il gas è molto concentrato, si attacca all’emoglobina formando carbossiemoglobina, un composto 300 volte più stabile rispetto a quello dell’ossiemoglobina.
Di conseguenza la concentrazione di ossigeno che arriva agli organi si riduce drasticamente, provocando l’insorgenza di disturbi sempre più gravi con il passare del tempo.
Quali sono i sintomi del monossido di carbonio?
La gravità dei sintomi provocati dal monossido di carbonio dipende dalla sua concentrazione nel sangue, dapprima infatti l’individuo incomincia ad avvertire cefalea, nausea e una sensazione di stanchezza immotivata.
In questi casi il monossido di carbonio è presente in quantitativi pari a 50 parti per milione.
Aumentando la percentuale di gas nell’aria e il suo tempo di contatto con l’organismo umano, si manifestano vomito, confusione mentale, dolore toracico, tachicardia, cardiopalmo, convulsioni e perdita di coscienza.
Quando la quantità di gas supera le 5mila parti per milione, subentra il coma irreversibile e la morte.
Questo composto è dannoso anche a piccoli dosaggi, soprattutto per soggetti fragili come bambini e anziani, che anche dopo un’esposizione limitata, possono sviluppare disturbi cognitivi, astenia, perdita di memoria, vertigini e crisi epilettiche, oltre a eventi cardiovascolari come crisi anginose e aritmie.
L’antifurto con rilevatore di monossido di carbonio risulta estremamente utile nella protezione a distanza degli anziani, spesso non in grado di tutelarsi in autonomia o di reagire tempestivamente all’insorgere di un problema di questo tipo. L’antifurto dotato di rilevatore di monossido, infatti, farà scattare la sirena dell’allarme non appena vi sarà una fuoriuscita inaspettata, avvertendo le persone presenti all’interno dell’abitazione e, tempestivamente, la Centrale Operativa, che cercherà di contattare direttamente il proprietario dell’abitazione.
Rilevatore di monossido di carbonio: a cosa serve?
Il rilevatore di monossido di carbonio, conosciuto con la denominazione “CO Detector”, è un dispositivo di protezione che rileva la presenza del gas anche a piccole dosi.
Il suo meccanismo d’azione dipende dalla presenza di sensori progettati per evidenziare anche basse concentrazioni di molecole, tenendo conto che questo gas è inodore e quindi non viene scoperto mediante l’olfatto.
Il sensore biomolecolare del rilevatore emette un allarme acustico spesso associato a un altro luminoso, quando sono presenti molecole di monossido di carbonio nell’ambiente.
Grazie al suo automatismo, questo strumento elimina qualsiasi possibilità di errore per spegnimento accidentale, ed entra in azione molto rapidamente poiché ha una latenza di pochissimi secondi.
Dove posizionare il rilevatore di monossido di carbonio?
L’apparecchiatura per il rilevamento di monossido di carbonio in ambienti chiusi come stanze, garage, cantine, roulotte o barche, deve essere localizzata in punti specifici poiché questo gas ha una densità inferiore a quella dell’aria e quindi tende a salire accumulandosi verso il soffitto.
Perché il dispositivo rilevi tempestivamente il CO, deve quindi essere installato il più in alto possibile, tenendo conto che più alta è la concentrazione, più veloce è l’attivazione del rilevatore.
Secondo la normativa, questo apparecchio dovrebbe essere fissato il più lontano possibile da strumentazioni elettriche e a gas, su pareti o soffitti.
In ogni condizione di montaggio, esso deve essere posizionato a una distanza di almeno tre metri dalla potenziale fonte di gas.
È sempre preferibile, quando la planimetria dei locali lo consente, installare il rilevatore di monossido di carbonio sul soffitto poiché in questo modo si ha la certezza di captare qualsiasi emissione di gas che per sua natura tende ad accumularsi in alto.
Differenza tra rilevatore di fumo e monossido di carbonio
Il rilevatore di monossido di carbonio è progettato per emettere un segnale acustico quando i livelli di esposizione al gas sono uguali o superiori a cento parti per milione.
Il rilevatore di fumo invece indica soltanto la presenza di fumo ma non la sua concentrazione, per cui il suo impiego può essere complementare ma non sostitutivo a quello precedente.
Un’altra differenza tra questi due dispositivi è relativa alla sensibilità dei sensori in essi contenuti, dato che il fumo è un agente tossico facilmente rilevabile anche dall’apparato olfattivo delle persone, oltre che da quello visivo, in quanto produce nuvole dense e compatte.
Il monossido di carbonio invece è un gas inodore, incolore e che quindi non può essere rilevato per via olfattiva e neppure visiva.
Proprio per questo motivo, i sensori di questo genere offrono prestazioni molto più perfezionate e mirate alla completa sicurezza degli ambienti.
Gli antifurti intelligenti come Protezione24 di Sicuritalia sono dotati però di tutti i sensori necessari a monitorare l’abitazione e mettere in sicurezza i suoi abitanti: sia attraverso sensori sismici, sia di rilevamento gas, monossido di carbonio, di fumo e antiallagamento.
Prevenzione: come misurare il monossido di carbonio in casa?
Il modo migliore per misurare il monossido di carbonio in casa prevede l’impiego di un dispositivo elettronico chiamato “test di combustione”.
Si tratta di uno strumento dotato di sensori biomolecolari capaci di scoprire livelli bassissimi di gas, che vengono rilevati grazie a uno specifico sistema elettronico di analisi.
Il suo meccanismo d’azione si basa sulle funzioni di una sonda (collegata al sensore) che deve essere posizionata nelle vicinanze dell’ipotetica fonte di emissione del gas.
Dopo pochi secondi, sul display compaiono le misurazioni del gas presente nell’ambiente, con simboli specifici che evidenziano graficamente la pericolosità delle condizioni ambientali.
Questo analizzatore misura la concentrazione di monossido di carbonio anche in assenza d’aria, rivelandosi quindi efficace in qualsiasi condizione.
Le principali fonti di emissione di monossido di carbonio in ambiente domestico sono caldaie a gas per il riscaldamento, scalda-acqua non ventilati, stufe economiche a gas o a pellet senza un adeguato tiraggio, asciugatrici a gas, riscaldatori portatili, camini e griglie a carbone o a gas.
I vantaggi di avere un antifurto domestico con rilevatore di monossido di carbonio
Il principale vantaggio offerto da un sistema antintrusione con rilevatore di monossido di carbonio è quello di garantire la massima protezione ambientale soprattutto quando le persone sono presenti all’interno dell’abitazione.
Durante la notte si verifica infatti il maggior numero di incidenti, spesso mortali, causati dalla produzione di monossido di carbonio, che essendo una sostanza inodore, non può essere scoperta se non mediante sensori specifici.
Un rilevatore del genere si basa su un principio elettrochimico capace di emettere un segnale di allarme non appena viene rilevata la presenza del gas nella stanza, senza necessità di alcun intervento da parte dell’utilizzatore poiché il suo funzionamento è automatico e continuativo h24.