La sicurezza delle donne e la lotta alla violenza è un argomento purtroppo ancora attuale; in Italia infatti, secondo i dati Istat, sono quasi 7 milioni le donne che, nel corso della propria vita, hanno subito una forma di abuso. Numeri che purtroppo non accennano a diminuire nel 2020.
In aiuto alla sicurezza delle donne arriva la tecnologia con numerose applicazioni e allarmi antiaggressione che permettono di sentirsi sicure: in caso di necessità, ci sarà qualcuno pronto ad intervenire in tempi brevi.
Antiaggressione femminile: un problema che dovrebbe riguardare tutti
L’abuso fisico e sessuale è un problema di sicurezza che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo.
La violenza sulle donne però non è solo quella dei fatti di cronaca che spesso vengono riportati da giornali e telegiornali: al di là dei casi più gravi, che richiedono un intervento specialistico, ogni donna sa per esperienza che possono esserci situazioni in cui ci si può trovare estremamente a disagio: camminare in un luogo isolato, rientrare sole di notte, dover allontanare persone inopportune o evitare attenzioni non richieste. Precauzioni, parole e forme del linguaggio del corpo possono scoraggiare le aggressioni e consentire di muoversi serenamente in strada, sui mezzi pubblici o in altre occasioni di tutti i giorni.
L’azione di contrasto alla violenza sulle donne, fino ad oggi, ha avuto una risposta penale di tipo punitiva e repressiva, dimenticando spesso l’importanza della prevenzione, del contrasto alla recidiva e della protezione della vittima.
Da alcuni anni a supporto delle donne ci sono numerosi centri antiviolenza che forniscono assistenza a tutte coloro che subiscono una violenza o un’aggressione, e il Governo ha istituito il telefono rosa antiviolenza e antistalking 1522.
Quali i dispositivi di sicurezza personale a disposizione?
La legge italiana ha regolamentato l’utilizzo di alcuni dispositivi di sicurezza personale per difendersi da aggressioni.
Gli spray o in generale i dispositivi nebulizzatori contenenti capsicum (comunemente detti al peperoncino) come antiaggressione, dopo vari interventi normativi, sono stati disciplinati con il regolamento del 12 maggio 2011, n. 103, che ha appunto definito le “caratteristiche tecniche degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di Oleoresin Capsicum e che non abbiano attitudine a recare offesa alla persona”, così come era previsto dall’articolo 3, comma 32, della legge n. 94/2009.
Il regolamento che è entrato in vigore il 9 gennaio 2012, elenca i requisiti che i prodotti debbono attualmente rispettare, per essere liberamente venduti e portati. Tutti i dispositivi che non rispettano le indicazioni elencate nel comma 1 del decreto, sono soggetti alla normativa sulle armi.
Molte regioni, a supporto della sicurezza personale, offrono corsi di autodifesa gratuiti. Non solo, il Lazio per esempio ha attivato un progetto a 360° “per sconfiggere la violenza sulle donne” in cui convogliano un premio letterario, la pubblicazione di tesi di laurea incentrate su questa tematica, fumetti, iniziative concrete di prevenzione, bandi per l’apertura di nuovi centri antiviolenza e ancora soluzioni a sostegno degli orfani delle vittime di femminicidio.
Allarme antiaggressione grazie ad una app: pensato da Sicuritalia per la sicurezza delle donne
Sicuritalia, leader in Italia nel settore della sicurezza, ha preso a cuore questa causa e, per rispondere al bisogno di sicurezza delle donne, ha realizzato Protezione24 Persona, l’App per la sicurezza personale 24 ore su 24, anche fuori casa, disponibile per dispositivi iOS e Android.
App di soccorso e geolocalizzazione: allarme antiaggressione sempre a portata di mano
Attraverso l’App Sicuritalia Protezione24 Persona, lo smartphone si trasforma in un dispositivo efficace ed immediato per richiedere soccorso: con un semplice gesto è possibile chiedere aiuto alla Centrale Operativa Sicuritalia attiva 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
Tramite l’App, semplicemente scuotendo lo smartphone, o lasciandolo cadere a terra, viene inviata automaticamente una richiesta di soccorso direttamente alla Centrale Operativa Sicuritalia, insieme con:
- Le coordinate GPS dell’ubicazione in cui si trova lo smartphone;
- Il video ripreso dalla videocamera dello smartphone e l’audio catturato dal microfono dello smartphone.
Protezione24 Persona, opportunamente impostato, può anche riconoscere se con lo smartphone addosso si verifica una caduta a terra e non ci sono più movimenti. Anche in questo caso verrà automaticamente inviata alla Centrale Operativa Sicuritalia una richiesta di soccorso.
Grazie a queste informazioni la Centrale Operativa Sicuritalia potrà agire con efficacia e velocità, anche disponendo l’invio di Guardie Giurate e allertando in funzione del tipo di emergenza i Soccorsi Pubblici.
Visita la pagina dedicata per saperne di più sulla App antiaggressione Sicuritalia Protezione24 Persona.