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Fenomeno graffiti: 75 milioni di danni.
I maggiori Comuni italiani spendono una cifra vicina ai 25 milioni di euro l’anno per ripulire le facciate dei palazzi e sistemare le aree pubbliche vandalizzate.
Le aziende dei trasporti locali sono le più colpite, i treni sono tavolozze che portano le opere in giro per la città, le metropolitane hanno il fascino dell’ambientazione underground, i finestrini di tram e bus sono ideali la pulizia dei vetri costa all’ATM milanese 2 milioni e mezzo l’anno. Sommando le spese di aziende di trasporto, ferrovie, soprintendenze e privati, se ne vanno almeno altri 50 milioni di euro tra danni e ripuliture.
Sicuritalia ha sviluppato un sistema dotato di un sensore che opera in area interne ed efficacemente in aree esterne anche di estese dimensioni con un aumento della sensibilità attraverso il raddoppio della camera di analisi; il sensore interviene come un vero naso elettronico, in grado di rilevare la presenza di sostanze volatili, idrocarburi, presenti nelle bombolette di vernice.
È stata inoltre prevista la predisposizione all’inserimento di un microfono direttivo tarato sulle frequenze generate dal rumore provocato dalla pallina miscelatrice presente all’interno delle bombolette spray. I sensori possono essere applicati anche su superfici metalliche tramite fondo calamitato (carrozzeria esterna delle carrozze) o fissato come un qualsiasi sensore di rilevamento. Il naso elettronico può poi essere integrato a sistemi di videosorveglianza associati a elementi di deterrenza quali luci stroboscopiche, nebbiogeni, lampade strobo, sirene, a volte più che sufficienti per mettere in fuga i profili di individui coinvolti e preservare i beni e le cose da danni ingenti.