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Armenia e Azerbaigian hanno annunciato di aver concordato il testo di un accordo di pace, segnando un’importante svolta nei negoziati per porre fine a quasi quattro decenni di conflitto. Il Ministero degli Esteri armeno ha confermato che la bozza è pronta per la firma e che Erevan è disposta a negoziare data e luogo della cerimonia. Tuttavia, l’Azerbaigian ha posto come condizione preliminare una modifica della costituzione armena, sostenendo che contiene rivendicazioni implicite sul suo territorio. Il premier armeno Nikol Pashinyan ha dichiarato che la Costituzione necessita di essere aggiornata, ma non ha ancora fissato un referendum per farlo. L’accordo escluderebbe il dispiegamento di personale straniero lungo il confine tra i due Paesi, mettendo potenzialmente fine alla presenza di osservatori europei e guardie di frontiera russe. Il processo di pace è ripreso dopo che l’Azerbaigian ha riconquistato il Nagorno-Karabakh nel 2023, provocando l’esodo di quasi 100.000 armeni. Restano tensioni, con il confine comune ancora pesantemente militarizzato e dichiarazioni aggressive del presidente azero Aliyev nei confronti dell’Armenia.

Armenia and Azerbaijan announced they had agreed on the text of a peace deal, marking a major breakthrough in negotiations to end nearly four decades of conflict. Armenia’s Foreign Ministry confirmed that the draft was ready for signature and that Yerevan was willing to negotiate a date and location for the ceremony. However, Azerbaijan has made a change to Armenia’s constitution a precondition, arguing it contains implicit claims to its territory. Armenian Prime Minister Nikol Pashinyan has said the constitution needs to be updated, but has not yet scheduled a referendum to do so. The deal would rule out the deployment of foreign personnel along the border between the two countries, potentially ending the presence of European observers and Russian border guards. The peace process resumed after Azerbaijan recaptured Nagorno-Karabakh in 2023, prompting the exodus of nearly 100,000 Armenians. Tensions remain, with the common border still heavily militarized and aggressive statements by Azerbaijani President Aliyev towards Armenia.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è favorevole a un cessate il fuoco di 30 giorni con l’Ucraina, affermando che per Kiev sarebbe vantaggioso accettarlo a causa dell’isolamento completo del gruppo di forze ucraine che ha invaso il territorio russo. Secondo Putin, queste truppe non avrebbero via di fuga, trovandosi di fronte all’alternativa tra arrendersi o morire. Putin ha però sollevato interrogativi sulla gestione di un eventuale cessate il fuoco, ponendo dubbi su chi in Ucraina potrebbe ordinare la fine delle ostilità e su come evitare che Kiev sfrutti la tregua per rafforzare le proprie forze attraverso la mobilitazione e l’approvvigionamento di armi. Il leader russo non ha escluso di discutere l’idea con il presidente degli Stati Uniti, precisando che le decisioni future dipenderanno dall’evoluzione della situazione “sul campo”.

Russian President Vladimir Putin said Russia supports a 30-day ceasefire with Ukraine, saying it would be in Kiev's interest to accept it because of the complete isolation of the Ukrainian group of forces that has invaded Russian territory. According to Putin, these troops would have no way out, facing the choice of surrender or death. But Putin raised questions about how a ceasefire would be handled, asking who in Ukraine could order an end to hostilities and how to prevent Kiev from using the truce to build up its forces through mobilization and procurement of weapons. The Russian leader did not rule out discussing the idea with the US president, saying future decisions would depend on the evolution of the situation "on the ground."

La Commissione Europea ha proposto di acquistare armi congiuntamente per conto degli Stati membri, segnando un potenziale cambiamento nella gestione della politica di difesa dell’UE. La misura, contenuta in una bozza di documento sulla difesa visionata dal Financial Times, è stata motivata dall’incertezza generata dalle dichiarazioni di Donald Trump sulla possibile riduzione dell’impegno degli Stati Uniti nella NATO. Secondo la Commissione, gli acquisti centralizzati migliorerebbero l’efficienza e rafforzerebbero la sicurezza comune, analogamente a quanto fatto con i vaccini durante la pandemia di Covid-19. Alcuni Stati membri spingono per investimenti collettivi in settori critici come la difesa aerea e missilistica. Il documento include anche piani per finanziamenti fino a 150 miliardi di euro in prestiti e un allentamento delle norme sul deficit per le spese militari, ma non prevede un debito comune, proposta osteggiata da Germania e Paesi Bassi. Il Libro bianco definitivo sarà pubblicato prima del vertice UE del 20 marzo.

The European Commission has proposed joint arms purchases on behalf of member states, marking a potential shift in the way the EU manages its defence policy. The move, contained in a draft defence paper seen by the Financial Times, was prompted by uncertainty over Donald Trump’s comments about a possible reduction in US involvement in NATO. The Commission says centralised purchases would improve efficiency and strengthen common security, similar to what was done with vaccines during the Covid-19 pandemic. Some member states are pushing for collective investment in critical areas such as air and missile defence. The paper also includes plans for up to €150bn in loans and a relaxation of deficit rules for military spending, but does not envisage a joint debt, a proposal opposed by Germany and the Netherlands. The final white paper will be published before the EU summit on 20 March.

Le forze dell'ordine italiane hanno arrestato giovedì a Bolzano un giovane ingegnere elettrico con l'accusa di partecipazione ad attività terroristiche e propaganda jihadista a favore dello Stato Islamico. L'indagine, coordinata dalla Polizia di Stato e dai servizi di intelligence, avrebbe rivelato l'utilizzo da parte dell'uomo di un profilo social attivo nella diffusione di materiale di ispirazione nazionalsocialista e di contenuti a sostegno dell'organizzazione terroristica. Secondo gli investigatori, il sospettato avrebbe cercato informazioni sulla realizzazione di un detonatore a distanza, destando particolare preoccupazione tra le autorità. Il suo nome non è stato ancora reso noto, ma le indagini proseguono per determinare l'eventuale esistenza di complici o collegamenti con reti terroristiche più ampie. L'operazione rientra nel più ampio quadro delle misure di prevenzione e contrasto al terrorismo attuate dall'Italia, in collaborazione con agenzie di sicurezza internazionali.

Italian law enforcement arrested a young electrical engineer in Bolzano on Thursday on charges of participation in terrorist activities and jihadist propaganda in favor of the Islamic State. The investigation, coordinated by the State Police and intelligence services, revealed that the man used a social media profile to spread Nazi-inspired material and content in support of the terrorist organization. According to investigators, the suspect sought information on the creation of a remote detonator, causing particular concern among the authorities. His name has not yet been released, but investigations are continuing to determine the possible existence of accomplices or links to larger terrorist networks. The operation is part of the broader measures to prevent and combat terrorism implemented by Italy, in collaboration with international security agencies.

La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno arrestato Kamel Nashaf, ventunenne di Tayibe, accusato di aiutare gruppi terroristici in Cisgiordania. L'uomo, che avrebbe presumibilmente giurato fedeltà allo Stato Islamico, sarebbe stato trovato in possesso di filmati delle forze di sicurezza israeliane in viaggio verso Tulkarm, registrati allo scopo di supportare i terroristi a prepararsi al loro arrivo. In data odierna sarà depositato un atto di accusa contro Nashaf, che seguirebbe contenuti pubblicati dallo Stato Islamico (ISIS) attraverso i social media dalla scorsa estate, fino alla sua presa di contatto diretta con agenti affiliati al gruppo.

Dopo la ripresa degli aiuti militari e dell'assistenza di intelligence all'Ucraina, l'amministrazione statunitense di Donald Trump ha affermato che la decisione di accettare la tregua è ora in mano della Russia. Al momento il Cremlino non ha ancora rilasciato commenti sull'eventuale cessate il fuoco di 30 giorni, proposta elaborata da Stati Uniti e Ucraina durante i negoziati. E' possibile che Vladimir Putin prenda posizione dopo il suo incontro di oggi con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, mentre avanzano le indiscrezioni che abbia già presentato un elenco di condizioni all'amministrazione statunitense, possibilmente le stesse discusse al vertice in Arabia Saudita.