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18/05/2024 - Israele - Interrotti negoziati con Hamas e ultimatum Gantz a governo Netanyahu

18/05/2024 - Israel - Negotiations with Hamas interrupted and Gantz ultimatum to Netanyahu government

18/05/2024 - Francia - Situazione in Nuova Caledonia

18/05/2024 - France - Situation in New Caledonia

17/05/2024 - Mali - L'UE non rinnova la missione EUTM Mali

17/05/2024 - Mali - The EU does not renew the EUTM Mali mission

17/05/2024 - Russia - Il Ministero degli Esteri russo nega piano di attacco alla NATO

17/05/2024 - Russia - The Russian Foreign Ministry denies attack plan on NATO

16/05/2024 - Bahrain - Il 33esimo vertice della Lega Araba chiede un immediato "cessate il fuoco"

16/05/2024 - Bahrain - The 33rd Arab League summit calls for an immediate "ceasefire"

 

18/05/2024 - Israele - Interrotti negoziati con Hamas e ultimatum Gantz a governo Netanyahu

I media israeliani riportano che sono stati interrotti i negoziati con Hamas. Sarebbero sorte differenze inconciliabili tra le parti circa la durata e il perimetro di tale cessazione delle ostilità, nonché sul veto posto da Tel Aviv sui miliziani Hamas da rilasciare come contropartita degli ostaggi israeliani. Congiuntamente, il Presidente del gabinetto di guerra Benny Gantz, leader del partito Unità nazionale, ha rilasciato un comunicato con cui ha annunciato che il partito ritirerà il sostegno al governo Netanyahu qualora il piano per l'invasione di Rafah non sia approvato dal governo entro l'8 giugno 2024.

 

18/05/2024 - Israel - Negotiations with Hamas interrupted and Gantz ultimatum to Netanyahu government

Israeli media reports that negotiations with Hamas have been broken off. Irreconcilable differences would have arisen between the parties regarding the duration and scope of this cessation of hostilities, as well as on the veto placed by Tel Aviv on Hamas militiamen to be released in exchange for the Israeli hostages. At the same time, War Cabinet Chairman Benny Gantz, leader of the National Unity party, issued a statement announcing that the party will withdraw support for the Netanyahu government if the plan for the invasion of Rafah is not approved by the government by 8 June 2024.

 

18/05/2024 - Francia - Situazione in Nuova Caledonia

Nel 2024, la Francia inizia a discutere una proposta di legge finalizzata ad estendere il diritto di voto ai cittadini francesi residenti in Nuova Caledonia (popolazione Caldoche) da almeno 10 anni. Tale proposta viene vista dalla popolazione locale Kanak come un tentativo di indebolire il proprio potere politico. Le tensioni salgono a partire dal 2 aprile e sfociano in guerriglia urbana a metà maggio 2024, causando diversi morti e feriti tra i manifestanti e le forze di sicurezza. Il 15 maggio 2024, in seguito al voto della modifica costituzionale nel Parlamento francese, viene istituito il coprifuoco in Nuova Caledonia, rafforzata la sicurezza con distaccamenti di Gendarmeria francese e poste gravi limitazioni all'uso di internet. Il 17 maggio, la Francia ammette di aver perso il controllo di parte della capitale Nouméa e di parte dell’isola, promettendo l’arrivo di altri mille uomini. Le rivolte stanno bloccando l’industria del nichel, del quale il Territorio è il terzo produttore al mondo. La Francia accusa l’Azerbaigian di aver fomentato le rivolte nell’isola e in altre colonie francesi, attraverso il “Baku Initiative Group”, che nasce proprio con lo scopo di supportare i movimenti indipendentisti nel mondo. Se così fosse, gli azeri potrebbero aver agito in risposta al supporto francese all’Armenia, nel contesto di competizione politica (principalmente) tra Francia, Turchia e Russia nel Caucaso. Si consiglia di prestare particolare attenzione in tutte le isole coloniali francesi, in quanto, sebbene non ci siano avvisaglie in merito, potrebbe verificarsi un “effetto domino” delle rivolte indipendentiste nelle colonie francesi.

 

18/05/2024 - France - Situation in New Caledonia

In 2024, France begins to discuss a bill aimed at extending the right to vote to French citizens resident in New Caledonia (Caldoche population) for at least 10 years. This proposal is seen by the local Kanak population as an attempt to weaken their political power. Tensions rise starting from April 2 and lead to urban warfare in mid-May 2024, causing several deaths and injuries among protesters and security forces. On 15 May 2024, following the vote on the constitutional amendment in the French Parliament, a curfew was established in New Caledonia, security was strengthened with French Gendarmerie detachments and serious limitations were placed on the use of the internet. On May 17, France admitted that it had lost control of part of the capital Nouméa and part of the island, promising the arrival of another thousand men. The riots have stopped the nickel industry, of which the Territory is the third largest producer in the world. France accuses Azerbaijan of having fomented the revolts on the island and in other French colonies, through the "Baku Initiative Group", which was created with the aim of supporting independence movements around the world. If so, the Azeris may have acted in response to French support for Armenia, in the context of political competition (mainly) between France, Turkey and Russia in the Caucasus. It is advisable to pay particular attention in all the French colonial islands, as, although there are no signs of this, there could be a "domino effect" of independence revolts in the French colonies.

 

17/05/2024 - Mali - L'UE non rinnova la missione EUTM Mali

L'Unione Europea ha deciso di concludere la sua missione di addestramento militare EUTM Mali, che supportava le forze armate maliane e la forza militare congiunta del G5 Sahel. La decisione è stata presa a seguito del rinvio delle elezioni in Mali dalla giunta militare guidata da Assimi Goïta. L'UE ha sottolineato che rimarranno aperti canali di dialogo politico e cooperazione, ma la fine di EUTM indica un progressivo distacco dell'Europa dal Mali, con il paese che viene coinvolto sempre di più dalle influenze di Russia, Cina e Turchia.

 

17/05/2024 - Mali - The EU does not renew the EUTM Mali mission

The European Union has decided to end its EUTM Mali military training mission, which supported the Malian Armed Forces and the G5 Sahel joint military force. The decision was taken following the postponement of the elections in Mali by the military junta led by Assimi Goïta. The EU has stressed that channels of political dialogue and cooperation will remain open, but the end of EUTM indicates a progressive detachment of Europe from Mali, with the country becoming increasingly involved in the influences of Russia, China and Turkey.

 

17/05/2024 - Russia - Il Ministero degli Esteri russo nega piano di attacco alla NATO

In un'intervista a Tass, una testata giornalistica russa, ii viceministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergei Ryabkov, ha respinto categoricamente le discussioni occidentali riguardanti un presunto attacco della Russia contro la NATO, definendole assurde e dannose. Ryabkov ha chiarito che tali affermazioni non sono semplicemente disinformazione, ma rappresentano una distorsione dannosa della politica russa. Ha criticato coloro che promuovono queste idee all'interno del mondo occidentale, sottolineando che la leadership russa ha sempre comunicato chiaramente la sua posizione contraria a un attacco contro i paesi della NATO. Il viceministro ha enfatizzato che anche il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito in più occasioni che la Russia non ha intenzione di attaccare i paesi membri della NATO, accusando gli Stati Uniti di alimentare la narrativa della "minaccia russa" per mantenere il proprio dominio in Europa, definendo tali affermazioni come sciocchezze.

 

17/05/2024 - Russia - The Russian Foreign Ministry denies attack plan on NATO

In an interview with Tass, a Russian news outlet, the Deputy Foreign Minister of the Russian Federation, Sergei Ryabkov, categorically rejected Western discussions regarding an alleged Russian attack on NATO, calling them absurd and harmful. Ryabkov made clear that such claims are not simply disinformation, but represent a harmful distortion of Russian policy. He criticized those who promote these ideas within the Western world, pointing out that the Russian leadership has always clearly communicated its position against an attack against NATO countries. The deputy minister emphasized that Russian President Vladimir Putin has also reiterated on several occasions that Russia has no intention of attacking NATO member countries, accusing the United States of fueling the narrative of the "Russian threat" to maintain its dominance in Europe , calling such claims nonsense.

 

16/05/2024 - Bahrain - Il 33esimo vertice della Lega Araba chiede un immediato "cessate il fuoco"

I leader del 33° vertice della Lega Araba, tenutosi a Manama, Bahrein, hanno condannato l'offensiva israeliana a Gaza e chiesto il ritiro immediato delle forze israeliane. Il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, ha presieduto l'incontro, che ha affrontato vari conflitti in Libia, Sudan, Siria, Yemen e Gaza. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha espresso il sostegno alla creazione di uno Stato palestinese e ha chiesto di fermare l'aggressione israeliana. Ha anche menzionato la necessità di proteggere il commercio marittimo dagli attacchi dei ribelli Houthi. Durante il vertice, è stata sottolineata l'importanza di una posizione unitaria araba e internazionale per porre fine al conflitto in Medio Oriente e riconoscere pienamente lo Stato di Palestina. Infine, i partecipanti hanno adottato la "Dichiarazione del Bahrein", proponendo una conferenza di pace internazionale e discutendo la riattivazione dell'Iniziativa di pace araba del 2002, che prevede relazioni diplomatiche con Israele in cambio del ritiro dai territori occupati e la creazione di uno stato palestinese.

 

16/05/2024 - Bahrain - The 33rd Arab League summit calls for an immediate "ceasefire"

Leaders of the 33rd Arab League summit, held in Manama, Bahrain, condemned the Israeli offensive in Gaza and called for the immediate withdrawal of Israeli forces. Bahrain's King Hamad bin Isa Al Khalifa chaired the meeting, which addressed various conflicts in Libya, Sudan, Syria, Yemen and Gaza. Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman expressed support for the creation of a Palestinian state and called for a halt to Israeli aggression. He also mentioned the need to protect maritime trade from attacks by Houthi rebels. During the summit, the importance of a united Arab and international position to end the conflict in the Middle East and fully recognize the State of Palestine was highlighted. Finally, the participants adopted the "Bahrain Declaration", proposing an international peace conference and discussing the reactivation of the 2002 Arab Peace Initiative, which provides for diplomatic relations with Israel in exchange for withdrawal from the occupied territories and the creation of a Palestinian state.

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