Secondo le rilevazioni costantemente aggiornate emesse dal Sole 24 ore, Milano continua ad essere la città più pericolosa d’Italia, non soltanto per furti e rapine in contesti privati e pubblici, ma anche per estorsioni, associazioni a delinquere, truffe e violenze di vario genere.
Questi dati sono particolarmente allarmanti poiché la città mostra una preoccupante tendenza a incentivare le azioni criminose sia nelle zone del centro storico che in quelle più periferiche.
Bisogna aggiungere alle informazioni confermate dalle innumerevoli denunce (quasi 6000 su 100.000 abitanti) tutte quelle rimaste silenti, magari per paura di ritorsioni o di vendette da parte dei malavitosi che a Milano costituiscono una considerevole/importante fascia di popolazione.
Proprio per questo motivo è molto probabile che simili valori siano in realtà più alti, confermando il fatto che Milano ha un indice di criminalità altissimo.
Qual è l’indice di criminalità a Milano?
Attualmente nel nostro paese vengono rilevati quotidianamente circa 10.000 reati, che corrispondono a 416 azioni criminose all’ora, almeno secondo quanto riferito dai dipartimenti di Pubblica Sicurezza.
Le 3 città considerate più pericolose sono:
- Milano;
- Rimini;
- Torino.
Si tratta di contesti urbani di dimensioni medio-grandi che si caratterizzano per un’elevata densità di popolazione, con flussi di persone in continuo movimento (basti pensare alle occupazioni stagionali di Rimini e a quelle presso le industrie di Milano e Torino).
Milanoespone i suoi abitanti ad una condizione di altissimo rischio in quanto la sua struttura urbanistica molto estesa, una periferiapoco controllata dalle autorità, la presenza di due aeroporti internazionali e di una stazione ferroviaria d’importanza Europea sono tutti fattori predisponenti alla criminalità occasionale e organizzata.
Quali sono le zone più pericolose di Milano?
In periferia, che a Milano corrisponde ad un’ampia zona e si estende intorno al centro storico, i quartieri più pericolosi sono:
- Quarto Oggiaro;
- Lambrate;
- Scalo Romana;
- Rogoredo;
- Mecenate.
Le principali criticità derivano dalle imprese malavitose di bande giovanili protagoniste di furti, rapine, violenze e risse.
Un punto tristemente noto alle Forze dell’Ordine è anche l’area verde di via Cassinis, nominata come zona di ritrovo per i malintenzionati che di solito si distribuiscono poi verso le aree più centrali.
Altri posti da evitare sono:
- Dergano;
- la Barona;
- via Padova;
- San Siro;
- Lorenteggio;
- via Gola;
- Giambellino;
- piazza Tirana;
- piazza Bottini;
- Porta Vittoria.
In particolare, le ultime tre zone sono state definite “fuori controllo” dalle Forze dell’Ordine, in quanto presidiate da bande particolarmente violente e pericolose.
Si tratta di posti da evitare, soprattutto di notte, ma che non possono rimanere certo completamente deserti, dato che l’elevata densità di popolazione spinge molte persone a cercare casa anche in questi quartieri a rischio.
Aumento della povertà, disoccupazione, difficoltà d’inserimento sono soltanto alcune ragioni di simili condizioni di degrado, responsabili del progressivo aumento della micro-criminalità e della criminalità organizzata.
Come stare sicuri a Milano: sistemi di protezione passiva e attiva
Anche se la riqualificazione urbanistica progettata dal Comune di Milano cerca di arginare gli atti criminosi, la vita in certi quartieri rimane comunque molto pericolosa.
I sistemi di protezione passiva prevedono l’impiego di barriere (definite appunto “passive”) come: porte blindate, finestre corazzate, cancelli, grate e inferriate.
Si tratta di mezzi in grado di rendere più difficile l’accesso ai ladri che, trovandosi di fronte a ostacoli del genere, sono costretti a rallentare le loro azioni criminose.
I sistemi di protezione attiva, invece, comprendono dispositivi capaci di intervenire attivamente in caso di incursioni da parte di malintenzionati, come: telecamere di videosorveglianza, sensori perimetrali esterni e rilevatori di movimento interni.
Sono apparecchiature che fanno parte degli impianti antifurto che vengono collegate alle Forze dell’Ordine oppure a Istituti di Vigilanza Privata, allo scopo di garantire un controllo H24 sull’immobile di riferimento.
Furti in appartamento a Milano nel 2022: come proteggersi?
Secondo le statistiche del Sole 24 Ore, Milano è ancora al vertice della classifica sulla criminalità anche per l’anno 2022, con oltre 200.000 reati denunciati, a cui si devono sommare tutti quelli silenziosi.
Il capoluogo meneghino è il territorio con la più alta percentuale di furti ogni 100.000 abitanti (circa 3000 furti), e il secondo per rapine, a conferma della preoccupante tendenza malavitosa della zona metropolitana.
Da questi dati emerge con prepotenza l’esigenza di protezione che, non soltanto gli abitanti dei quartieri più a rischio, ma anche tutti i cittadini Milanesi, sentono come una priorità di vita.
Per diminuire sensibilmente l’indice di rischio furtiè quindi opportuno optare per l’installazione di sistemi di protezione attiva, come gli impianti antifurto “Protezione H24” che Sicuritalia propone alla sua clientela.
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Il principale obiettivo da raggiungere rimane quello di garantire la migliore sorveglianza delle proprietà quando rimangono incustodite per ore.
Dove acquistare antifurto e sistemi di videosorveglianza nella provincia di Milano?
Anche a Milano e provincia è possibile affidarsi a professionisti competenti ed esperti di sicurezza come quelli di Sicuritalia, l’azienda che da decenni si occupa di questo settore.
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