Nel momento in cui si procede a una ristrutturazione domestica o, ancor meglio, in fase di costruzione di un edificio è sempre consigliabile effettuare una idonea predisposizione per l’impianto d’allarme, che potrà poi essere montato in tempi successivi. Soprattutto quest’anno, grazie al Bonus antifurto.
L’impianto allarme casa con fili prevede la posa di tubi corrugati vuoti che devono essere incassati nei muri, secondo determinati percorsi dentro alle pareti.
La prima operazione è quella di decidere dove posizionare la centralina d’allarme, che rimane il punto nevralgico dell’intero sistema, e che ha dimensioni più o meno simili a quelle di un foglio di carta A4 posto in verticale e uno spessore di circa 5 centimetri.
Un’adeguata predisposizione, compatibile con le necessità estetiche, prevede di inserire questo dispositivo in una zona poco in vista, per renderla accessibile ma nascosta.
Infatti, è proprio attivando oppure disattivando tale apparecchio che l’intero impianto d’allarme può funzionare.
Dove installare in casa la centralina di un allarme
I punti più indicati per la sua collocazione sono rappresentati da:
• sottoscala;
• sgabuzzino;
• interno di un armadio a muro;
• corridoio;
• dietro a una porta sempre aperta.
È opportuno mimetizzare la centralina magari inserendola all’interno di un contenitore in legno, che possa mascherare il suo aspetto, rendendola simile a un normale contatore. Si tratta del medesimo procedimento utilizzato per nascondere i propri oggetti di valore in casa. Il ladro non deve essere a conoscenza dei punti di accesso all’allarme, per evitare che riesca a disattivarlo.
La centralina d’allarme deve rimanere accessibile, ma nascosta e quindi può essere posizionata in un ambiente di sgombero oppure vicino ai contatori, preferibilmente chiusa all’interno di una scatola.
Scatola di derivazione: dove posizionarla?
Dal punto in cui essa viene posizionata è poi necessario prevedere il montaggio di una scatola di derivazione, questa volta disposta orizzontalmente, con dimensioni di circa 20X15 centimetri.
A seconda dell’estensione di tubi contenitori, spesso è previsto l’impiego di una terza scatola, il cui compito è di controllare la funzionalità del sistema, consentendo di modulare la sua attività in base alle differenti esigenze.
Predisposizione allarme su infissi, porte e finestre
A partire da queste scatole di derivazione si procede con la predisposizione spaziale dei tubi, destinati a raggiungere le varie destinazioni, e precisamente:
• portone d’ingresso;
• porte interne;
• porta-finestre;
• finestre;
• persiane;
• tapparelle.
Il tubo che arriva al portone d’ingresso deve scorrere in basso, per poi raggiungere l’impugnatura della porta (a circa 10 centimetri di altezza), dove cioè si verifica il contatto tattile con chi sta per entrare.
I tubi collegati alle finestre dovrebbero arrivare sul lato esterno, a circa 15 centimetri dagli spigoli degli infissi, rimanendo comunque nelle vicinanze della maniglia di apertura.
Altezza sensori allarme e telecamere esterne
Il montaggio completo di un impianto d’allarme presuppone inoltre il collegamento elettrico (e quindi la predisposizione di tracce a parete) con:
• sensori esterni;
• sensori interni;
• telecamere;
• sirena esterna;
• sirena interna;
• linea telefonica;
• alimentatore.
Pertanto, una predisposizione eseguita a regola d’arte non può limitarsi al montaggio di pezzi assemblati in maniera sommaria, ma deve prevedere l’esecuzione di tutti i percorsi murali dei tubi contenenti i cavi elettrici, oltre al posizionamento dei dispositivi indispensabili.
I sensori di presenza prevedono l’impiego di un tubo posto a un’altezza di circa 220 centimetri, di solito montato nell’angolo tra le pareti, per renderlo il meno possibile invasivo e quindi poco visibile. Evitare assolutamente la collocazione vicino a caloriferi, a impianti di condizionamento o di climatizzazione, per evitare che le brusche variazioni di temperatura possano alterare il loro funzionamento.
Ogni sensore riesce a garantire protezione fino a 5 metri dalla sua posizione e pertanto è necessario studiare bene la migliore dislocazione.
Predisposizione impianto allarme filare
Come indica la sua denominazione, un impianto allarme filare si caratterizza per la presenza di collegamenti tramite cavi elettrici, che funzionano in maniera differente rispetto all’antifurto casa wireless.
Si tratta di un sistema piuttosto complesso, ma estremamente sicuro, che prevede una progettazione e un’installazione personalizzata in base alla tipologia di abitazione, alla sua planimetria e soprattutto al tipo di protezione che si vuole realizzare.
La predisposizione dell’impianto antintrusione filare deve essere portato a termine da professionisti esperti e competenti.
È infatti importante:
– capire quali sono i punti più vulnerabili della casa;
verificare le sue condizioni ambientali e il contesto in cui si trova;
– identificare le più probabili vie d’accesso all’interno.
Non solo gli appartamenti al piano terra sono a rischio di furti; ma anche quelle circondate da giardino, o le case isolate (per cui risulta necessario capire come proteggere le case isolate) con facili punti di accesso.
Mentre i sistemi d’allarme wireless potrebbero venire intercettati da ladri esperti di apparecchi digitali, quelli filari non rientrano in questa casistica.
In simili impianti la progettazione fa riferimento a una centralina di controllo che dirige tutte le operazioni, come accensione, spegnimento e selezione delle varie opzioni.
I sensori di movimento, che servono per segnalare la presenza di persone non autorizzate, funzionano tramite raggi infrarossi in grado di rilevare le variazioni di temperatura corporea.
Simili dispositivi possono essere montati sia all’interno che all’esterno dell’abitazione (barriere perimetrali a infrarossi), per garantire una protezione completa e di alto livello.
I segnali elettrici che viaggiano via cavo non sono assolutamente captabili da malintenzionati in quanto rimangono protetti all’interno dei fili.
Questo fatto tuttavia presuppone un’adeguata predisposizione dell’allarme, dato che i fili non possono rimanere visibili e richiedono dunque un adeguato alloggiamento.
Impianto allarme filare senza predisposizione: è possibile?
È possibile comunque montare un sistema di allarme filare senza predisposizione, ovvero senza avere precedentemente realizzato le canaline murali: si tratta di innovativi impianti che si sviluppano adeguandosi alla planimetria degli ambienti (interni o esterni), evitando interventi invasivi.
Come collegare un sistema di antifurto
Per collegare un sistema di antifurto in maniera perfettamente funzionante è assolutamente sconsigliabile ricorrere ad antifurto casa fai da te, in quanto la complessità di questi impianti presuppone un’approfondita conoscenza dell’elettronica e della tecnologia digitale.
Si tratta infatti di un complesso di operazioni collegate tra loro, che necessitano della disponibilità di dispositivi di ultima generazione, che soltanto tecnici altamente qualificati sono in grado di gestire.
Infatti, la predisposizione dell’allarme in casa deve seguire regole ferree:
- Le telecamere di videosorveglianza esterne prevedono il montaggio di tubi posti ad almeno 250-300 centimetri, dato che le loro funzioni sono di monitorare dall’alto le condizioni logistiche.
- La sirena interna di solito viene inserita all’interno della centralina d’allarme, una scelta che può essere rischiosa nei casi in cui il ladro rompendo la scatola dei comandi, mette fuori uso anche i segnali acustici.
- La sirena allarme esterna, invece, di norma è collegata a una luce intermittente che, lampeggiando, potenzia le sue funzioni deterrenti per ladri.
- Dispositivi come tastiere, inseritori e alimentatori richiedono la presenza di tubi inseriti con modalità variabili e personalizzate secondo la planimetria degli ambienti.
Come fare la predisposizione dell’allarme antifurto
La predisposizione dell’allarme antifurto comporta un insieme di interventi complessi e specifici, che possono essere gestiti unicamente da personale specializzato e da tecnici qualificati.
Sicuritalia mette a disposizione il servizio di collegamento di impianti antifurto già esistenti con la sua Centrale Operativa garantendo una maggior sicurezza e rendendo veramente efficace il tuo impianto. In questo caso non è necessario un intervento invasivo in casa grazie alla tecnologia compatibile.
I punti di forza di Sicuritalia, presente con numerose filiali su tutto il territorio nazionale, sono: l’ampia gamma di servizi offerti, la competenza del suo gruppo di professionisti, la trasparenza della mission, l’affidabilità derivante dall’impiego di tecnologie di ultima generazione.