Problemi

Non vi è dubbio che, tra le numerose attività industriali, commerciali e del terziario, l’industria aerospaziale e della difesa presenti rischi assolutamente atipici. I pericoli si presentano non solo negli insediamenti destinati alla ricerca ed allo sviluppo, dove vengono messe a punto nuove tecnologie aerospaziali, armi avanzate e strumenti di difesa particolarmente sofisticati, ma anche negli insediamenti produttivi e commerciali; nei primi vengono, infatti, utilizzate tecnologie protette da brevetto, nel più semplice dei casi, e da segreto di Stato, nei più complessi, mentre, nei secondi vengono gestite trattative oltremodo delicate, spesso con rappresentanti di paesi stranieri, sulle quali occorre mantenere uno stretto riserbo. In questo settore, ci si trova, quindi, davanti a problematiche di tipo tradizionale, come ad esempio il rischio di furto di componenti ed apparati ad altissima tecnologia, la sottrazione di documenti afferenti a processi produttivi particolarmente avanzati e, infine, a problematiche di protezione di documenti da accesso abusivo o da sottrazione. In questo particolare contesto, tuttavia, il danno economico causato, ad esempio da un furto, non si limita al valore venale dell’oggetto, ma a volte può causare significativi danni consequenziali come, ad esempio, l’applicazione di penali e la conseguente perdita di immagine dell’azienda coinvolta a causa della ritardata consegna di apparati critici. A ciò si aggiunge il fatto che molte di queste aziende operano sotto la vigilanza dell’autorità nazionale per la sicurezza, che effettua periodici controlli sul rispetto delle misure stabilite dagli appropriati organi dello Stato; il mancato o l’inadeguato rispetto di queste misure può portare a conseguenze dirette e indirette particolarmente gravi per l’azienda. Quando poi l’azienda si occupa della produzione di munizioni o razzi vettori, assume una particolare importanza la protezione dei depositi e della Santa Barbara per l’incolumità delle maestranze e delle popolazioni che abitano nelle vicinanze del comprensorio produttivo.

Soluzioni

Anche se tutte queste aziende dispongono di uffici sicurezza, ad essi è perlopiù demandato il compito di pianificare le misure appropriate di protezione, mentre la pratica attuazione viene affidata ad enti esterni specializzati che, ad esempio, possono fornire guardie particolari giurate per la tutela dei vari insediamenti di ricerca, produzione e commercializzazione. L’installazione e la gestione di avanzati sistemi antintrusione e di videosorveglianza, spesso integrati da applicativi intelligenti di analisi del segnale video, rappresenta un aspetto fondamentale dell’intera catena di controllo della sicurezza. Stante la necessità di garantire che a determinate aree accedano solo persone debitamente autorizzate, alla tradizionale attività di rilevamento presenze va abbinata una stretta politica, procedurale e tecnologica, di controllo degli accessi, arrivando al punto di utilizzare sofisticate tecniche biometriche, già autorizzate dall’autorità Garante per la protezione dei dati personali, proprio nei contesti critici come quello illustrato. L’autorità nazionale per la sicurezza è particolarmente attenta ad una diligente gestione delle chiavi e dei mezzi di chiusura e impone l’utilizzo di sistemi avanzati, con chiavi a duplicazione protetta e casseforti con adeguate caratteristiche.
In sintesi, ci si trova davanti ad un coacervo di misure fisiche, elettroniche e procedurali che rappresentano una configurazione tra le più avanzate per la protezione di persone e beni.
Le numerose, specifiche, esperienze nel settore di Sicuritalia hanno anche consentito di affinare la gestione dei siti particolarmente rischiosi (che ad esempio prevedano la presenza di materiale esplosivo o nucleare) anche sotto l’aspetto del rapporto con i sindacati dei lavoratori, al fine di garantire la continuità operativa in ogni circostanza, anche di emergenza, unitamente alle condizioni di garanzia di tutti gli operatori.

Vantaggi

Appare evidente che un approccio integrato come quello proposto dal gruppo Sicuritalia, stabilito mediante l’attivazione di un rapporto con un fornitore specializzato di servizi, può rappresentare la soluzione di gran lunga più efficiente ed efficace; i responsabili della sicurezza del committente si troveranno, infatti, ad interloquire con un’unica entità, particolarmente competente e preparata sull’argomento, che disporrà di tutte le appropriate referenze per poter garantire il rispetto di quanto imposto dall’autorità nazionale della Sip per la sicurezza, in fase di rilascio dello specifico nulla osta. Il frazionamento di responsabilità fra installatori, gestori di impianti e fornitori di personale di vigilanza, andrebbe a scapito del raggiungimento del massimo livello di sicurezza, necessario nel settore aerospaziale, della sicurezza nazionale e della difesa.